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CINEDAYS 2003 Germania

Ai ragazzi piace in bianco e nero

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- L’uso del chiaroscuro e la sua capacità di creare atmosfere angosciose: il Deutsches Filminstitut di Francoforte si rivolge ai più giovani, con la proiezione di grandi classici in bianco e nero

Il DIF (Deutsches Filminstitut) di Francoforte, in collaborazione con l’ente regionale per le radio private dell’Assia (Landesanstalt für privaten Rundfunk Hessen) dedica i suoi “Cinedays” soprattutto ai ragazzi delle scuole dopo il grande successo dell’iniziativa 2002, che ha visto la presenza di oltre 2000 studenti.
Il DIF tende a privilegiare la proiezione di film in bianco e nero proprio perché per la maggior parte sconosciuti alle nuove generazioni, spesso non abituate a confrontarsi con questo tipo di estetica: quest'anno, in particolare, il programma si focalizza sull’uso del chiaroscuro e la sua capacità di creare atmosfere angosciose. Non possono quindi mancare, nella retrospettiva che si tiene nella sala del DIF e nel CineStar Metropolis, i grandi classici del muto come Das Cabinet des Dr. Caligari (1919) di Robert Wiene, Vampyr (1931) di Dreyer e The lodger (1926) di Hitchcock, seguiti da The third man (1949) di Carol Reed e A bout de souffle (1959) di Godard. Per una rapida panoramica sulle pietre miliari della storia del cinema c'è anche Amarcord (1973) di Fellini.

Sono presenti anche omaggi al cinema tedesco meno conosciuto con Die Geschichte vom kleinen Mück (“La storia di un moscerino”) girato nella DDR nel 1953 da Wolfgang Staudte (noto per Die Mörder sind unter uns- Gli assassini sono tra noi del 1946), e un cartone animato del 1969 Die Konferenz der Tiere (“La conferenza degli animali”) di Curt Linda. Tra gli altri titoli presenti nel programma, tra le opere più recenti si segnalano Quadrophenia (1978) realizzato da Franc Roddam insieme a “The Who” e il francese del 1984 Le the au harem d’Archimede (“Il the nell’harem di Archimede”) di Mehdi Charef, dedicato ai giovani immigrati arabi in Francia.

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