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FILM / RECENSIONI

Recensione: Renaceres

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- Nonostante l'ombra incombente della pandemia, il documentario d'esordio di Lucas Figueroa è un'opera di grande bellezza, che offre messaggi di speranza e desiderio di cambiare in meglio

Recensione: Renaceres

Di primo acchito potrebbe sembrare la versione audiovisiva di un manuale di autoaiuto, o magari spaventare qualche spettatore stanco di sentir parlare di coronavirus e delle sue ripercussioni. E invece Renaceres [+leggi anche:
trailer
intervista: Lucas Figueroa
scheda film
]
, film diretto da Lucas Figueroa, si rivela un trionfo di sensibilità e speranza, non superando mai i limiti del dramma facile e puntando a evidenziare con delicatezza ciò che di positivo può rimanere dopo questa dura battaglia, che ancora stiamo combattendo contro una realtà che ci ha lasciati sotto shock per mesi.

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Girato con la tecnologia 8K (leggi la news), il documentario è anche un tributo non solo alla città di Madrid, dove è stato girato (insieme ad alcune località montane nei dintorni), ma anche ai suoi abitanti, che hanno sempre dimostrato di essere combattenti , vivaci e accoglienti. Li vediamo presiedere i loro hotel e ristoranti vuoti, guardare dritto in camera con indosso le loro mascherine o svolgere lavori necessari – quelli che non si sono mai fermati – come quello del poliziotto, del medico o del netturbino.

Ma soprattutto, le telecamere di Figueroa percorrono le strade e le piazze di Madrid catturando l'insolita solitudine che le abita. Chi conosce questa capitale europea sa che la vita normalmente vi brulica, non c'è quasi un angolo senza persone e la sua energia è contagiosa: ma durante la pandemia e la sua conseguente reclusione, come è successo ovunque, l'uomo si è ritirato in casa e ha lasciato che il mondo continuasse a girare senza la sua presenza all'esterno.

A differenza del lavoro realizzato da Hernán Zin, quel suo recente documentario sull'epidemia intitolato 2020 – già uscito nelle sale spagnole – che punta sul reportage di taglio umano e mostra il lavoro di infermieri, medici e persino squadre di soccorso per animali domestici (leggi l'articolo), Figueroa ha cercato, in questa situazione critica, l'arte e la poesia, la bellezza delle immagini e delle parole: queste ultime attraverso varie poesie – tutte di sua paternità tranne una – che riflettono su questo arresto forzato delle nostre vite.

Così, le voci di attori come José Sacristán, Pedro Casablanc, Blanca Portillo, Ester Expósito e Imanol Arias, oltra al musicista Alejandro Sanz, sottolineano l'aspetto riflessivo di un lungometraggio che si conclude con titoli di coda in cui – oltre ai ringraziamenti per i molti permessi concessi per filmare in aeroporti, teatri, parchi di divertimento o impianti di riciclaggio – non compaiono i cognomi delle persone. È questo un altro piccolo dettaglio che serve a umanizzare e familiarizzare le squadre coinvolte in questo film di grande empatia e profondità emotiva, perché tutti siamo stati parte di ciò che ritrae: un mondo con una vita rallentata, ma che continua a pulsare alla ricerca di una via d'uscita da questa crisi, e di un futuro migliore.

Renaceres è una produzione di Mr. Monkey e New Frequency, con la collaborazione di Scope Producciones. Esce in Spagna venerdì 18 dicembre, distribuito da New Frequency.

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