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SUNDANCE 2021 Premieres

Recensione: The Sparks Brothers

di 

- Edgar Wright ha realizzato un documentario intelligente, dinamico e definitivo su Ron e Russell Mael, alias i fratelli Sparks

Recensione: The Sparks Brothers

Edgar Wright ha realizzato un documentario intelligente, dinamico e definitivo su Ron e Russell Mael, fratelli e fondatori della band Sparks. Ron ha adesso settantacinque anni, mentre Russell ne ha settantatre, e The Sparks Brothers [+leggi anche:
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ha aperto la sezione Premieres al Sundance Film Festival.

Il documentario inizia presupponendo che il pubblico, probabilmente, non ha mai sentito parlare dei Maels (ed è probabilmente così per molti).  Wright ipotizza che gli Sparks sono la band che i musicisti adorano, ma che non ha mai ottenuto la fama e il riconoscimento da parte del pubblico che meritava. Questo documentario fa molto per rettificarlo, raccontando la bellissima storia, divertente e variegata, di due fratelli che sono sempre pronti a spingersi oltre i limiti e vivere fuori dalla loro zona di comfort.

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Praticamente, Wright racconta la storia usando interviste con teste parlanti, che variano da personaggi famosi ai fan con delle belle storie, i quali hanno risposto a un appello fatto sui social media. Ci sono tanti filmati d'archivio che catturano cinquant'anni di storia, con apparizioni degli Sparks a Top of the Pops e programmi televisivi britannici. Quando il materiale d’archivio non è stato disponibile, sono state utilizzate delle sequenze animate, e c’è pure una ricostruzione esilarante. Le testimonianze dei due fratelli sono il pilastro del film: offrono ricordi incredibili della loro carriera, raccontati con uno stile spiritoso, intelligente e divertente che è diventato un tratto distintivo delle loro canzoni.

È affascinante pensare che ciò che rende i due fratelli dei musicisti così eclettici e avvincenti è molto simile agli elementi che rendono Wright un cineasta eclettico. A entrambi piace raccontare storie che riguardano relazioni umane, con umorismo, e non hanno paura di non prendersi troppo sul serio. Hanno una voce artistica inimitabile che racconta storie che le persone capiscono, mettendo un sorriso sui loro volti.

Wright non si fa spaventare dalla durata, assicurandosi che tutti i punti siano coperti, piuttosto che tralasciare parti della loro carriera. È quasi una guida album dopo album, utilizzando le canzoni più importanti per illustrare ciò che stiamo vedendo. Inizia con la loro infanzia a Los Angeles, passando le giornate a fare surf, fino ad arrivare alla loro vita oggi, mentre vanno a prendere il caffè tutte le mattine al loro ritrovo preferito. Inclusa c’è anche la loro apparizione come loro stessi in Rollercoaster, un film evento del 1977, il quale non è proprio un gran che.

Ci sono stati molti tentativi, falliti, nel cercare di fare dei film, la maggior parte musical, utilizzando le loro canzoni. Questo fino a oggi, visto che i fratelli hanno scritto uno dei film più attesi dell’anno, il musical di Leos Carax, Annette [+leggi anche:
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, con Adam Driver come comico e Marion Cotillard come soprano di fama mondiale. In un certo senso, questo documentario potrebbe essere visto come il trailer più esteso di Annette, visto che crea un elevato senso di anticipazione per ciò che potrebbe nascere dalla combinazione della loro immaginazione e il cinema di Carax.

Wright si è molto divertito nel discutere del famigerato aspetto del cantautore Russell Mael, i quali baffi lo fanno somigliare a Charlie Chaplin, o Adolf Hitler. Ci sono discussioni riguardanti i vestiti e lo scrivere canzoni, racconti occasionali di ragazze, anche se la loro vita privata è quell’area dove Wright ha deciso di non scavare troppo in profondità in quella che comunque è una corsa su una grande giostra di emozioni.

The Sparks Brothers è una produzione britannica e statunitense, prodotto da MRC e Complete Fiction.

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(Tradotto dall'inglese da Alessandro Luchetti)

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