email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

DOCSBARCELONA 2021

Recensione: Balandrau, infern glaçat

di 

- Guille Cascante dimostra con questo film non-fiction che il terrore non ha forma, e costruisce un film di sopravvivenza senza tralasciare azione ed emozione

Recensione: Balandrau, infern glaçat

Il 18 maggio il festival DocsBarcelona ha inaugurato la sua edizione 2021 con il documentario firmato da Guille Cascante e intitolato Balandrau, infern glaçat [+leggi anche:
trailer
scheda film
]
, che ricostruisce la vera tragedia, in cui morirono diverse persone, avvenuta il 30 dicembre del 2000 nei Pirenei catalani. Il film, molto emozionante, dà voce ai sopravvissuti e ai loro soccorritori per ricordare quel terribile evento con una miscela perfetta di suspense, commozione e spirito di sopravvivenza (e rispetto per Madre Natura).

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)
Hot docs EFP inside

Con un format che si basa su una ricostruzione molto veritiera insieme a interviste di taglio televisivo, combinate con immagini d'archivio (soprattutto di telegiornali), Balandrau, infern glaçat – che diventa leggermente più confuso quando descrive cosa è successo a ciascuno dei gruppi umani travolti da quella tempesta inaspettata – rafforza il suo messaggio con una suspense accuratamente dosata che dettaglia le circostanze che hanno portato al suo esito crudele, dove la Terra ha dimostrato ancora una volta la sua schiacciante superiorità sugli esseri umani.

A partire dal libro 3 nits de torb i 1 cap d’any. Crònica d’una tragèdia al Pirineu, del meteorologo Jordi Cruz, e attraverso la sceneggiatura scritta da Enric Alvarez, Carlos Prieto e Jordi Morató (responsabile di quell'indimenticabile gioiello del 2014 intitolato El inventor de la selva [+leggi anche:
recensione
scheda film
]
), il film si basa su elementi propri del cinema horror (con la montagna trasformata in un nemico tanto crudele quanto imprevedibile) e survival (inevitabile ricordare titoli come Alive, diretto da Frank Marshall, o 127 ore [+leggi anche:
trailer
making of
Intervista Danny Boyle e James Franco …
scheda film
]
di Danny Boyle), ma su tutto si impone un potente appello all’amicizia, alla solidarietà e alla capacità dell'essere umano non solo di rinascere, ma soprattutto di aiutare il prossimo.

Il suo autore, Guille Cascante, è un produttore (la sua compagnia si chiama Goroka), regista e autore di documentari in cui la natura selvaggia – la sua grande passione – occupa un posto preponderante: ecco perché è sceso nei mari più bui con la serie Bubbles, ha raggiunto l'Oceano Glaciale Artico (in Latitud 80), ha raggiunto l'epicentro della Groenlandia (La sonrisa del sol), ha accompagnato il navigatore Dídac Costa (Point Nemo) e ha attraversato Capo Horn (Portraits at the Edge of the World). Per lui, che in Balandrau, infern glaçat racconta uno dei più gravi incidenti avvenuti sui Pirenei, questo film, stando alle sue stesse parole, pronunciate durante la sua presentazione a DocsBarcelona, ​​mira a riflettere sul senso di colpa provato dal sopravvissuto, così come sulla grande forza della Natura e la piccolezza dell'essere umano.

Balandrau, infern glaçat – disponibile per la visione su Filmin in Spagna fino al 30 maggio – è una produzione di Televisió de Catalunya, Lastor Media e Goroka, che conta sull’appoggio di FGC.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

(Tradotto dallo spagnolo)

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Privacy Policy