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POLITICA CULTURALE Francia

L'autunno caldo dei precari

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Irruzioni nelle sale, nelle istituzioni e sul piccolo schermo. Dopo aver causato l'annullamento di veri festival estivi, il movimento dei precari dello spettacolo si lancia ora in una serie di spettacolari operazioni mediatiche per protestare contro il nuovo statuto che entrerà in vigore all'inizio del 2004. Gli interinali hanno assaltato i grandi complessi cinematografici e le trasmissioni principali della televisione francese.

Attualmente 30.000 precari lavorano nei settori di cinema, audiovisivi e radio (su un totale di 100.000). Numerose società di produzione abusano del sistema di assistenza statale agli interinali dello spettacolo assumendo durante l'anno quasi esclusivamente i precari. Su richiesta del ministro Aillagon questa pratica sta per sparire, ma resterà nell'ambiente privato che alimenta quasi tutti i programmi della televisione francese.
Il 15 ottobre, dei gruppi di precari hanno occupato vari multiplex parigini, tra cui l'MK2 Bibliothèque e l'UGC-Bercy, bloccando le casse con degli adesivi e lasciando entrare gli spettatori gratuitamente alle proiezioni del mattino. Sabato è toccata agli studi della trasmissione di punta di TF1, Star Academy, (6 milioni di telespettatori): un'irruzione in diretta dei precari che intendevano leggere un testo ha scatenato la violenta reazione degli addetti alla sicurezza e l'interruzione del programma. Insomma, il conflitto si sta inasprendo, anche sul terreno giuridico. Il governo pensa che tutto sia già regolato sulle carte firmate, ma per quei tanti interinali che costituiscono la manodopera dell'industria audiovisiva francese la partita non è ancora finita.

(Tradotto dal francese)

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