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EUROVISIONI Italia

Europa e Usa a confronto

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"Nuove strategie e nuovi strumenti per il sostegno dell'industria audiovisiva: modello europeo e modello americano" : si è discusso di questo nella giornata di apertura della 17ma edizione di EUROVISIONI, il Festival Internazionale di Cinema e Televisione che è iniziato ieri sera a Roma.

Questa mattina Luciana Castellina ha presieduto la sessione di apertura dei lavori con un incontro sulle "Nuove strategie e nuovi strumenti per il sostegno dell'industria audiovisiva: modello europeo e modello americano". Elisabetta Brunella, segretario generale di MEDIA Salles, ha presentato un quadro statistico sui due mercati. Brunella ha citato due aree principali in cui l'Europa dovrebbe prendere a modello gli americani: il ramo della distribuzione e il marketing per la promozione del cinema. I dati dimostrano che nel 2002, i costi medi di marketing per promuovere i film americani ammontano a 30.62 milioni di dollari.

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Elisabetta Brunella ha raccontato a Cineuropa che il mercato europeo può imparare molto anche dal sistema di distribuzione americano. Ha spiegato che in Europa è troppo frammentato con tante piccole società nazionali. Le ricerche di MEDIA Salles dimostrano che un film europeo impiega circa due anni per essere distribuito in tutti i paesi del Vecchio Continente. Per esempio, il britannico Sognando Beckham [+leggi anche:
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è uscito nel Regno Unito nell'aprile 2002, poi in America ancora prima che in Portogallo (autunno 2003). In generale, le produzioni vincenti al di fuori dei confini europee sono quasi sempre britanniche o francesi, a volte spagnole e italiane, occasionalmente tedesche.

Durante il dibattito di questa mattina sono stati anche analizzati due casi specifici di distribuzione: il blockbuster americano What Women Want e la hit francese Amélie [+leggi anche:
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. In tutti i paesi europei, all'eccezione della Francia, il film americano è uscito con un numero maggiore di copie rispetto alla pellicola di Jeunet. Ma, a dispetto del numero di copie, il film con Mel Gibson ha registrato una media inferiore di biglietti venduti rispetto ad Amélie. Per esempio, in Austria Amélie è uscito in 26 copie, registrando 10.700 presenze per copia, mentre le 102 copie di What Women Want in Austria hanno richiamato in sala solo 7.250 spettatori per copia.

Il Festival prosegue con tre atelier, sul "futuro del programma MEDIA", le "Relazioni tra Pay Tv e l'industria audiovisiva europea" e "I diritti sportivi: motore dell'industria europea?".

Eurovisioni continua fino al 24 ottobre, con la chiusura ufficiale di Cinedays 2003.

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