PRODUZIONE / FINANZIAMENTI Italia / Repubblica Ceca
Al via le riprese de Terezin
- Girato all’interno dello storico campo di detenzione di Theresienstadt, il film è una coproduzione dell’italiana Minerva Pictures con la ceca Three Brothers Production

Sono iniziate le riprese de Terezin, coproduzione internazionale di Minerva Pictures con Rai Cinema, insieme alla ceca Three Brothers Production. Alla regia Gabriele Guidi, al suo esordio, dietro la macchina da presa per cinque settimane di riprese.
Girato all’interno dello storico campo di detenzione di Theresienstadt, detto anche ghetto di Terezin, il film racconta un lato inedito della vita vissuta dai deportati ebrei nei primi anni ’40. Tra di loro c’erano soprattutto artisti e creativi, molti compositori, pittori, scultori, poeti, scrittori: il cuore e l’anima della cultura centro europea di quegli anni. La peculiarità di Theresienstadt fu la presenza di un gran numero di musicisti strumentali, compositori e maestri d’orchestra: transitarono per il campo compositori come Viktor Ullmann, Zikmund Schul, Pavel Haas, Gideon Klein, Hans Krása, Rudolf Karel; maestri di orchestra come Rafael Schächter, e musicisti come Alice Herz-Sommer, Eric Vogel, Pavel Lipensky, Martin Roman. Secondo gli storici, le SS ritennero strategicamente “utile a scopo di propaganda” il campo, e con il tempo tollerarono quelle manifestazioni culturali e anzi le accolsero con favore”.
I film di Gabriele Guidi si focalizza in particolare sul clarinettista Antonio e un gruppo di musicisti all’interno del ghetto. Nel cast, tra gli altri, Mauro Conte (Una questione privata [+leggi anche:
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intervista: Paolo Taviani
scheda film], Sulla mia pelle [+leggi anche:
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scheda film]), l’attrice slovacca Dominika Morávková-Zeleníková (Filthy [+leggi anche:
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intervista: Tereza Nvotová
scheda film]), Alessio Boni, Cesare Bocci, Antonia Liskova, Jan Revai, Bořek Slezáček e Marián Mitaš.
La sceneggiatura è firmata dal regista con Ennio Speranza e Alessandro Zannoni, la fotografia è affidata a Maura Morales Bergmann.
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