Recensione: Silent Land
di Ola Salwa
- Il primo lungometraggio di Aga Woszczyńska è un dramma tranquillo ma potente su un incidente che sconvolge le vacanze estive di una benestante coppia polacca

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intervista: Aga Woszczyńska
scheda film] di Aga Woszczyńska, proiettato quest'anno nella sezione Platform del Toronto International Film Festival, ruota attorno a una coppia polacca benestante, Anna e Adam, che stanno trascorrendo la loro estate su un'isola italiana. La loro routine quotidiana, dedicata a correre, mangiare, bere vino e fare sesso, viene interrotta quando si verifica un incidente nella lussuosa casa che stanno affittando. Mentre esternamente non mostrano di esserne stati influenzati e continuano la loro vacanza, questo evento crea in realtà una spaccatura nella loro coscienza, principalmente quella di Adam.
La vita interiore dei personaggi è l'obiettivo principale del regista, che la ritrae evitando i dialoghi e altri strumenti scontati. Ciò che "parla" per Anna e Adam è il paesaggio, ameno ma arido, così come le inquadrature e il suono, che vengono utilizzati in modo molto intelligente.
Aprire e chiudere le finestre di casa non è solo un'attività banale; è una potente metafora di come i personaggi si sentono riguardo al mondo. È più che altro poesia visiva quella che Woszczyńska include nella narrazione in modo molto preciso e cerebrale. Il suo film è come la poesia stessa: distillata, con ogni parola usata con determinazione e attenzione, e in effetti i suoi personaggi ricordano Gli uomini vuoti di TS Eliot The Hollow Men. Tuttavia Silent Land non è solo cinema lento e contemplativo; è anche un sussurro distinto e socialmente impegnato.
Anna e Adam sono una coppia perfetta: biondi, alti, belli (con le interpretazioni sublimi e sommesse di Agnieszka Żulewska e Dobromir Dymecki). Una cosa che ha la sua importanza nel film. Il loro aspetto e il modo in cui si comportano denotano potere silenzioso, opulenza e indifferenza per tutto ciò che riguarda le persone della "classe inferiore". Le isole italiane sono tra i confini europei più utilizzati per l’attraversamento dei profughi, e i militari si aggirano incessantemente nella terra arida alla ricerca di illegali dall'Africa. La coppia polacca, con il loro bell'aspetto e il loro denaro, è accolta calorosamente, e quella segregazione è uno dei temi più forti del film. A volte, non è quello che le persone dicono ma quello che non dicono ad essere più inquietante.
Silent Land è una coproduzione polacco-italo-ceca di Agnieszka Wasiak per la polacca Lava Films, Giovanni Pompili per l'italiana Kino Produzioni e Jordi Niubó per la società ceca i/o post sro. New Europe Film Sales gestisce i diritti internazionali.
(Tradotto dall'inglese)
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