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BLACK NIGHTS 2021 Concorso opere prime

Recensione: The Score

di 

- Lo sceneggiatore e regista britannico Malachi Smyth presenta al Festival Black Nights di Tallinn una potenziale prima volta cinematografica: un film di rapina “cantato”

Recensione: The Score
Will Poulter in The Score

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non è (purtroppo?) Ocean's Eleven con libretto e ouverture. Questo film, dai toni piuttosto inquietanti, non ha grandi precedenti nel cinema passato, dove l'artificiosità del musical e la grinta della malavita criminale tendono a stare agli antipodi. Ma, in questo caso, il regista esordiente Malachi Smyth riesce a realizzare un’unione di entrambe le cose, per di più ben riuscita dal punto di vista tecnico. Anche il cast è ottimo e stranamente riconoscibile, con Will Poulter, il burbero di Midsommar, e Naomi Ackie, la futura Whitney Houston, che garantiscono un certo buon nome, dando a The Score l'aria rilassata di un progetto di passione artigianale, realizzato in tempi di inattività (e nella prima ondata di pandemia, per giunta) tra incarichi di studio più impersonali. Il film è stato presentato in anteprima nel Concorso opere prime al Festival Black Nights di Tallin.

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Se si escludono i gangster che duettano nel musical hollywoodiano degli anni '50 Kiss Me Kate e il premio Oscar Chicago, la maggior parte dei registi sembra aver intuito un legame poco calzante tra gli omicidi della malavita e le melodie dello spettacolo, standosene dunque alla larga. Smyth ne ha fatto invece il principio organizzativo del suo lungometraggio d'esordio (dopo molti cortometraggi e sceneggiature acclamati dagli addetti ai lavori), e non c'è dubbio che lo porti a termine, con un mix a tratti incerto. L'intera colonna sonora è fornita dal cantautore, nonché co-protagonista del film, Johnny Flynn (anche Mia Hansen-Løve ha utilizzato un brano qui presente a chiusura del suo Un amore di gioventù [+leggi anche:
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), ma il suo mite folk-pop è una decorazione incongrua rispetto alla trama del film, che si svolge principalmente in un unico luogo e che, a sua volta, mira al sarcasmo pungente di Martin McDonagh, o di Tarantino in modalità Hateful Eight.

Poulter è Troy, il fratello minore, bonario ma svampito, di Derek, il boss criminale di Mike (Flynn), attualmente in carcere. Derek ha nascosto una somma pari a 20.000 sterline che i due uomini dovranno utilizzare per ulteriori affari illegali – la sceneggiatura, abbastanza castamente, non spiega esattamente a quale scopo – e così questa strana coppia si reca presso una caffetteria stranamente isolata lungo la strada per aspettare che il loro contatto si faccia vivo per la consegna. Nel frattempo, Gloria (Ackie), con le treccine rosa, è addetta alla cassa e si trova in pericolo mentre emerge un piano sovrapposto. Si viene a creare un’indubitabile chimica tra lei e Troy il quale, nonostante gli scarsi risultati agli ultimi esami di cui si vanta con orgoglio, dimostra una certa prontezza di riflessi mentre il pericolo del terzo atto si fa sempre più incalzante.

La forma musicale crea una sorta di realismo emotivo e di trasparenza: gli attori, sia solisti che in un numero collettivo, hanno una piattaforma unica per trasmettere tutto ciò che si agita dentro di loro, esplodendo in canzoni dolorose o gioiose. Questo sentimento è ciò che conferisce integrità a The Score; tuttavia, è difficile immaginare a quale pubblico possa potenzialmente rivolgersi. Smyth mette tutto in gioco e, non temendo di sembrare ridicolo o goffo, ne esce con qualcosa di forte impatto. Ma aiuta anche a riflettere sul perché, ad esempio, i personaggi di Le iene o Fargo non disarmino spesso le loro pistole e inizino a gorgheggiare una seria ballata. Si tratta di un film indipendente per definizione, che deriva dalla visione di un creatore che l'industria nazionale più ampia potrebbe non essere in grado di accogliere, contrariamente rispetto a un qualcosa che si avvicina alla "tendenza", di cui The Score forse in maniera inconsapevole non contiene nulla.

The Score è una produzione britannica realizzata da Sentinel Entertainment e Stigma Films. WestEnd Films gestisce le vendite.

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(Tradotto dall'inglese da Rachele Manna)

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