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INDUSTRIA Francia

Polemiche sul DVD

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Il successo straordinario del DVD crea nuovi problemi. Pirateria, debole contributo al finanziamento del cinema francese mancanza di regolamentazione di un mercato dominato dalla grande distribuzione francese e segnato dal fenomeno di concentrazione degli editori che nuoce alla diversità: Temi difficili sollevati nel corso di una tavola rotonda organizzata il 25 ottobre scorso dall’ARP (Auteurs-Réalisateurs-Producteurs), nel corso della 13ma edizione degli Incontri cinematografici di Beaune.

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In pochi anni di espansione accelerata, il settore video, rafforzato dalla nuova energia dei DVD, ha superato le sale di cinema. Nel 2002 in Francia, 3118 uscite video sono state registrate contro 541 film distribuiti in sala. Nonostante l’aumento delle tasse sui video, deciso nel corso del 2003 dal ministero della Cultura, il ruolo del video nel finanziamento del cinema francese resta ancora debole: 12 milioni di euro nel 2002 (18 milioni nel 2003, probabilmente 40 milioni nel 2004), contro gli oltre 300 milioni delle le televisioni e 100 milioni delle sale. Una differenza che comincia a preoccupare seriamente i professionisti francesi in un momento in cui le fonti di finanziamento sono in diminuzione.
Inoltre l’assenza del prezzo unico dei DVD potrebbe portare ad un rapido declino del mercato poiché adesso può usufruire della promozione via Internet, con DVD ad 1,50 euro. Una ulteriore preoccupazione è nella debole conversione dei successi francesi in sala in successi di vendita di DVD. In questo modo tra i 500mila e il milione di spettatori un film americano vende 5,5 DVD di più di un film francese. Ma sono soprattutto i canali televisivi, principali finanziatori del cinema francese, a trovarsi particolarmente svantaggiati visto che un film in DVD esce a soli 6 mesi di distanza dalla sua distribuzione nelle sale, mentre Canal+ lo trasmette nove mesi dopo, i canali a pagamento un anno dopo, e sugli altri canali in chiaro ancora più tardi.

In seguito ad un dibattito molto animato sul tema, l’ARP ha lanciato l’Appello di Beaune chiedendo un aumento del contributo del DVD sul conto di sostegno, una diminuzione dell’IVA sui DVD, una traccia della loro produzione, trasparenza e regolarizzazione della crescita degli incassi e un mantenimento della diversità nell’offerta dei film e l’accesso al mercato.

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(Tradotto dal francese)

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