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BERLINALE 2022 Forum

Recensione: We Haven’t Lost Our Way

di 

- BERLINALE 2022: Il duo di registi polacchi Anka e Wilhelm Sasnal propone una via di fuga, anche se è solo nella propria testa

Recensione: We Haven’t Lost Our Way
Agnieszka Żulewska in We Haven’t Lost Our Way

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di Anka e Wilhelm Sasnal, proiettato nella sezione Forum, è un tipico film della Berlinale: ambiguo, complesso e lento. Ma c'è un senso di mistero che lo ravviva un po', che gli conferisce un'atmosfera fantascientifica, giacché due persone molto confuse sono attratte da uno strano posto. Un posto che chiamano il Lago Infuocato, a quanto pare.

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Fare un viaggio sembra una buona idea per Eryk ed Ewa (Andrzej Konopka e Agnieszka Żulewska, quest'ultima in un ruolo più glaciale rispetto a Silent Land [+leggi anche:
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): sembrano averne un disperato bisogno. Sono in un momento in cui non c'è amore né lavoro, poiché Ewa si aggrappa a lavori saltuari che odia, ed Eryk ha appena lasciato il suo impiego all'università, disprezzato sia dai suoi coetanei che dai suoi studenti. Non stanno più insieme, ma qualcosa, un piccolo taccuino, li riavvicinerà, anche solo attraverso le parole.

Entrambi sembrano infelici, bloccati. Ma entrambi sentono di meritare molto di più di quello che hanno. C'è un senso di superiorità nella loro indifferenza per i problemi della vita quotidiana e per le persone che li circondano, a meno che questi ultimi non siano disposti a distribuire dei soldi, ovviamente. Il che, francamente, li rende personaggi molto strani da seguire, difficili da leggere e talvolta irritanti. Ma ai registi non sembra importare. Ispirato al romanzo del 1961 To Warmer Lands dell'autore svedese P.C. Jersild, danno vita a un road movie in cui la strada è immaginaria.

D'altronde, queste due persone irrequiete sono anche estremamente passive, incapaci di apportare cambiamenti significativi e impegnarsi fra loro per un lungo periodo di tempo. Eryk, perennemente cupo, si lamenta che le persone non fanno abbastanza, eppure l'ultima volta che ha cercato di aiutare, "quasi" ci è riuscito. Perché improvvisamente intraprendere un cambiamento di vita? Sicuramente sanno leggere, accompagnando le lettere con il dito, e forse per ora è abbastanza. È divertente come tutti siano circondati da libri o ne parlino. Forniscono compagnia ed evasione, e a volte questo è il meglio che molti possono sperare, specialmente quando sei cresciuto da solo, come uno dei personaggi di cui Ewa decide di prendersi cura.

Mentre la storia incespica, almeno c’è da divertirsi con tutte le citazioni di questo strano posto. C'è una descrizione qui e una fotografia sfocata là, ma il film a volte è troppo lento per cogliere le battute che sta facendo. Una proposta senza budget, lunga appena 73 minuti, che sembra più uno schizzo che un racconto completo: un racconto, invece che un romanzo. Questo lago potrebbe essere una specie di purgatorio, per quanto ne sappiamo, una meta finale da cui non si torna indietro. E forse questo è l'ultimo addio.

We Haven’t Lost Our Way è prodotto da Balapolis e coprodotto da Krakowskie Biuro Festiwalowe (entrambe società polacche).

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(Tradotto dall'inglese)

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