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VENEZIA 2022 Settimana Internazionale della Critica

La 37ma Settimana Internazionale della Critica di Venezia riparte dal futuro, dalla luce e dall’inclusività

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- Dominano i titoli europei nella selezione di quest’anno della sezione parallela della Mostra di Venezia, più orientata verso il pubblico e con tanti sognatori tra i suoi protagonisti

La 37ma Settimana Internazionale della Critica di Venezia riparte dal futuro, dalla luce e dall’inclusività
Tant que le soleil frappe di Philippe Petit

Una Settimana della Critica per tutti, che gioca con i generi, inclusiva, solare. Il 2022 è un “anno zero” per la sezione autonoma e parallela della Mostra di Venezia organizzata dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani, la cui 37ma edizione si svolgerà dal 31 agosto al 10 settembre. Nuovo logo (uno schermo che abbatte la quarta parete), uno spazio fisico tutto suo al Lido (la Casa della critica), nuovi partner (tra cui IWonderfull, la piattaforma streaming di I Wonder Pictures, che assegnerà il suo Gran Premio dotato di 5000 euro), nuova sigla realizzata con l’ausilio dell’intelligenza artificiale, e ovviamente, last but not least, nuovi contenuti.

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A presentare il programma, questa mattina a Roma, la presidente SNCCI Cristiana Paternò e la delegata generale SIC Beatrice Fiorentino. Sette titoli in concorso, due fuori concorso, quasi tutti europei, di generi vari (commedia romantica, horror, thriller), con un tratto comune: “Sono nove titoli che, dopo i due anni molto difficili segnati dalla pandemia, vanno verso la luce, il colore, l’amicizia, la comunità”, specifica Fiorentino. “I protagonisti sono tutti sognatori che lottano per un futuro migliore, più inclusivo. E buona parte dei film riflettono sull’identità di genere: lo schema binario sembra completamente superato”. E aggiunge: “è una SIC più orientata verso il pubblico, che lancia un segnale di incoraggiamento verso l’industria”.

Le danze si apriranno con Trois nuits par semaine [+leggi anche:
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intervista: Florent Gouëlou
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di Florent Gouelou, commedia romantica queer nella Parigi notturna, presentata come “un’esplosione di luce, colore, amore”. A chiudere la sezione sarà invece Queens [+leggi anche:
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di Yasmine Benkiran, road movie femminista con protagoniste tre donne in fuga dalla polizia che attraversano il deserto del Marocco verso le coste dell’Atlantico e un possibile nuovo futuro.

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intervista: Theo Montoya
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di Theo Montoya parte dalla comunità queer di Medellin per raccontare una città violenta, una generazione senza futuro ma che riesce ancora a sognare, anche grazie al cinema. Tant que le soleil frappe [+leggi anche:
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intervista: Philippe Petit
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di Philippe Petit, titolo considerato dai selezionatori il “perno dell’intero programma”, è la storia di un architetto (Swann Arlaud) che sogna di riqualificare la piazza di un quartiere nel centro di Marsiglia, “un film politico ma non ideologico, tra la poetica di Rohmer e la militanza di Brizé”. Dogborn [+leggi anche:
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intervista: Isabella Carbonell
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di Isabella Carbonell è la storia di due gemelli senzatetto che lottano per la sopravvivenza in una società senza scrupoli, “una discesa agli inferi ma anche il racconto di una possibile rinascita”. Eismayer [+leggi anche:
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intervista: David Wagner
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di David Wagner, tratto da una storia vera, ruota attorno a un ufficiale dell’esercito conosciuto per i suoi metodi autoritari, ma anche gay, quindi posto davanti al dilemma se assecondare o meno la sua natura in quel tipo di ambiente.

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intervista: Dušan Zorić e Matija Glušč…
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di Dusan Zoric e Matija Gluscevic è, secondo Fiorentino, “il film più incredibilmente spiazzante della selezione”, protagonista una donna che fugge dal ruolo che la società le impone. E poi ancora, Margini [+leggi anche:
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intervista: Niccolò Falsetti
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di Niccolò Falsetti, una commedia punk “sincera, vitale, piena di energia: il classico colpo di fulmine” con al centro un gruppo di sognatori della provincia toscana che suonano in una band, ma non riescono a sfondare. Infine, Skin Deep [+leggi anche:
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intervista: Alex Schaad
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di Alex Schaad, annunciato come il film più radicale della selezione, tra thriller psicologico e body horror, una riflessione transgenere sui confini dell’identità e le leggi dell’attrazione. Evento speciale di quest’anno è la proiezione, 33 anni dopo il suo esordio proprio alla SIC, di Blood di Pedro Costa, restaurato.

Oltre al Gran Premio IWonderfull, l’altra novità di quest’anno è il Premio del Pubblico The Film Club, del valore di 3000 euro. I titoli in concorso si contenderanno inoltre il Premio Circolo del Cinema di Verona, il Premio Mario Sarandrei e il Leone del Futuro.

Il programma della 37ma Settimana Internazionale della Critica:

Concorso

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intervista: Theo Montoya
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Theo Montoya (Colombia)
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 – Philippe Petit (Francia)
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Isabella Carbonell (Svezia)
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David Wagner (Austria)
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Dusan Zoric e Matija Gluscevic (Serbia)
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intervista: Niccolò Falsetti
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Niccolò Falsetti (Italia)
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intervista: Alex Schaad
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Alex Schaad (Germania)

Fuori concorso

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intervista: Florent Gouëlou
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 – Florent Gouelou (Francia) (film di apertura)
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Yasmine Benkiran (Marocco) (film di chiusura)

Proiezione speciale (in collaborazione con la 79ma Mostra internazionale d’arte cinematografica)

BloodPedro Costa (Portogallo) (1989)

Cortometraggi SIC@SIC

Concorso

Albertine Where Are You?Maria Guidone (Italia)
Come le lumacheMargherita Panizon (Italia)
NostosMauro Zingarelli – (Italia)
PuietLorenzo Fabbro e Bronte Stahl (Italia/Stai Uniti/Romania)
ReginettaFederico Russotto (Italia)
RestiFederico Fadiga (Italia)
La stanza lucidaChiara Caterina (Italia)

Fuori concorso

Pinned Into a DressGianluca Matarrese e Guillaume Thomas (Francia) (corto di apertura)
Happy BirthdayGiorgio Ferrero (Italia) (corto di chiusura)

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