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SARAJEVO 2022 Concorso documentari

Recensione: Too Close

di 

- Botond Püsök combina documentario di osservazione e thriller ascoltando i suoi protagonisti parlare di abusi sessuali in ambito domestico

Recensione: Too Close

Il tema dell’abuso sessuale sui bambini in ambito domestico è sempre molto delicato e probabilmente non esiste un modo giusto per affrontarlo attraverso la forma del cinema documentario. Le vittime di solito non sono disposte ad aprirsi e a parlarne, poiché rischiano ulteriori vittimizzazioni e giudizi dal loro stesso ambiente. Questo rende Too Close [+leggi anche:
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di Botond Püsök un ritratto estremamente rischioso, coraggioso, delicato e, in definitiva, potente della suddetta situazione. Fresco di anteprima nel concorso documentari del Sarajevo Film Festival, dovrebbe assicurarsi ulteriori selezioni ai festival di film documentari.

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La protagonista è Andrea, un'attrice teatrale che vive in un villaggio di lingua ungherese da qualche parte in Transilvania, in Romania. Sua figlia Pirkó è stata sistematicamente abusata sessualmente dall'allora compagno di Andrea, Pika, e l'intera storia è emersa mentre Andrea era incinta del figlio di Pika, Bogyó. Di fronte a Pirkó e Andrea, Pika ha confessato tutto ed è stato condannato a diversi anni di carcere. Tuttavia, il suo rilascio anticipato per "buona condotta" minaccia di sconvolgere il fragile equilibrio che Andrea e Pirkó sono riusciti a raggiungere attraverso la terapia.

Il motivo del panico all'interno della casa non è solo Pika, ma anche l'intero villaggio, il comportamento della gente del posto nei confronti della famiglia distrutta, così come il loro atteggiamento generalmente positivo nei confronti di Pika e il loro sostegno. Nella loro mente, l'intera storia è una menzogna e, nelle loro conversazioni, Andrea viene definita "l'attrice per eccellenza", nel senso che mente per vivere; Pika invece è un "santo", figlio del sacerdote locale della Chiesa riformata e il geniale ingegnere che ha portato i marciapiedi e il gas al villaggio. Come può un così "brav'uomo" essere un pedofilo dietro le quinte?

Sapendo di non poter contare sull'aiuto della comunità locale, che le ha assegnato lo status di estranea che non potrebbe mai essere accolta, e che qualsiasi aiuto da parte del sistema ufficiale sarebbe viziato, insufficiente e tardivo, l'unica speranza di Andrea è vendere la casa e trasferirsi altrove con i bambini, in un posto dove tutti e tre possano ricominciare da capo. Nel frattempo, l'atmosfera nel villaggio diventerà talmente tossica che la famiglia si sentirà imprigionata nella propria casa e nel cortile circostante.

Lo stile di osservazione, senza alcun commento da parte del regista, non è solo una scelta appropriata e di buon gusto, ma è anche una testimonianza del coraggio di Andrea e dei suoi figli nel lasciare che Püsök e la sua troupe ridotta all’osso (il regista ha effettuato lui stesso le riprese) entrino in profondità nelle loro vite. Davanti alla telecamera, tutti e tre appaiono del tutto sinceri e naturali, come persone che non hanno nulla da nascondere, a prescindere dalla professione di Andrea, che gli abitanti del villaggio amano denigrare. A differenza della famiglia, gli abitanti del luogo sono rappresentati solo sotto forma di un "coro di pettegolezzi", che diffonde le proprie opinioni e insulti attraverso narrazioni fuori campo elaborate in minima parte dal sound design di Támas Bonács. Questo, insieme alla musica composta da Andor Sperling e, in misura minore, da David Stephen Grant, sono utilizzati per infondere al documentario un grado di tensione che rasenta il livello di un thriller, anche grazie al montaggio serrato di Brigitta Bacskai, co-sceneggiatrice del film.

Alla fine, Too Close è altrettanto efficace come testimonianza della cattiveria umana che fiorisce in piccole comunità chiuse, come un documentario coraggioso che non fa sconti e come un thriller teso e martellante. La sua versatilità lo rende davvero eccezionale.

Too Close è una coproduzione rumeno-ungherese di Luna Film, Spot Productions e RTL Hungary. Rise and Shine gestisce le vendite a livello mondiale.

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(Tradotto dall'inglese da Rachele Manna)

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