email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

FESTIVAL / PREMI Italia / Stati Uniti

Il Nòt Film Fest si conclude con la cerimonia di premiazione e le MovieMaker Pitching Sessions

di 

- I grandi vincitori sono Troubled Minds di Raitis e Lauris Abele, eletto miglior film di finzione, e Why Are We (Not) Creative di Hermann Vaske, che ha vinto il premio come miglior documentario

Il Nòt Film Fest si conclude con la cerimonia di premiazione e le MovieMaker Pitching Sessions
I vincitori di quest'anno del Nòt Film Fest (© Nòt Film Fest)

Si è conclusa la quinta edizione del Nòt Film Fest di Santarcangelo di Romagna, che si è svolta dal 23 al 28 agosto. Quest'anno sono state presentate 100 produzioni provenienti da 39 paesi diversi, tra cui 92 anteprime.

Il premio principale, il premio per il miglior lungometraggio di finzione del concorso Moonwalker Features, è stato assegnato a Troubled Minds [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Lauris Abele, Raitis Abele…
scheda film
]
di Raitis e Lauris Abele, un dramma lettone. Presentato in anteprima mondiale al Tallinn Black Nights Film Festival dello scorso anno e ispirato a eventi reali accaduti a un caro amico bipolare dei due registi, il film segue Robert (Toms Auniņš) e Martin (Mārcis Lācis), due fratelli e artisti visivi provocatori che stanno lavorando alla loro più grande mostra. La giuria era composta dalla regista Greta Bellamacina, dal direttore del Mammoth Lakes Film Festival Paul Sbrizzi e dal giornalista Jader Liberatore.

Nel frattempo, il premio per il miglior documentario è stato assegnato a Why Are We (Not) Creative (Germania) di Hermann Vaske. In questo film, Vaske e la sua spalla Michael Madsen intraprendono una missione per smascherare e identificare i killer delle idee. Insieme, analizzano le forze di opposizione che agiscono come beta-bloccanti dell'energia creativa: la censura, l'autocensura, la burocrazia, il compromesso, la distrazione e i cosiddetti gatekeeper.

L'edizione di quest'anno del raduno ha ospitato anche le MovieMaker Pitching Sessions, organizzate dall'omonima rivista statunitense. I progetti presentati hanno la possibilità di beneficiare del programma MovieMaker Production Services, che mira a raddoppiare il valore dell'investimento iniziale di ciò che è necessario per portare il film sul mercato (ad esempio, telecamera, montaggio, effetti, DCP, correzione del colore, consulenze per i festival e pubblicità). I progetti eleggibili devono iniziare le riprese principali entro i prossimi 24 mesi o essere pronti per la post-produzione . Il budget ideale per i film partecipanti era compreso tra 100.000 e 2 milioni di dollari, con una parte della produzione o della post-produzione prevista in Nord America e con produttori che dimostrassero di avere almeno 10.000 dollari da investire nel programma.

Tra i precedenti beneficiari del programma MovieMaker Production Services figurano Coast di Jessica Hester e Derek Schweickart e Survival Skills di Quinn Armstrong e Jacir di Waheed AlQawasmi.

I dettagli dei progetti presentati non sono stati resi noti, ma il giornalista di MovieMaker Magazine Caleb Hammond ha dichiarato a Cineuropa: "La sessione è andata bene. Ho presentato il programma a tutti i partecipanti e poi ho incontrato i registi individualmente. Complessivamente, ho ricevuto proposte da progetti in fase di sviluppo in Italia, Regno Unito, Polonia e Finlandia. MovieMaker Production Services ha operato finora solo negli Stati Uniti e in Canada. Vediamo il panorama della produzione cinematografica europea come una grande opportunità per il programma. Stiamo valutando potenziali partnership con case di produzione con sede in questi Paesi per aiutarci a guidare il programma in un nuovo panorama".

Ecco l'elenco dei principali vincitori dei premi di quest'anno:

Moonwalker Features

Miglior lungometraggio di finzione
Troubled Minds [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Lauris Abele, Raitis Abele…
scheda film
]
– Raitis e Lauris Abele (Lettonia)

Miglior Performance
Natasha Petrovic – Only Human [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Igor Ivanov
scheda film
]
(Macedonia del Nord)

Miglior Regia
Sarah Carter – In Her Name (Stati Uniti)

Menzioni speciali
Samuel Ríos y Valles – The Days I Lost (Messico)
Raitis e Lauris Abele – Troubled Minds

Shooting Star Features

Miglior Regia
Clay Tatum – The Civil Dead (Stati Uniti)

Miglior Performance
Madaline Coghlan – We Burn Like This (Stati Uniti)

Menzioni Speciali
Theodore Schaefer (Direttore della Fotografia) – Giving Birth to a Butterfly (Stati Uniti)

Storytime Shorts

Miglior Corto
Lie Still – Ida Marie Meurs-Gerken (Danimarca)

Miglior Performance
Simon Dietersdorfer – Nobody (Austria)

Miglior Regia
Aglaja Filipovic – Alone Together (Serbia)

Superdocs Features

Miglior Documentario Lungometraggio
Why Are We (Not) Creative – Hermann Vaske (Germania)

Superdocs Shorts

Miglior Documentario Corto
Victory – Eloisa Diez (Messico)

(Tradotto dall'inglese da Alessandro Luchetti)

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Privacy Policy