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VENEZIA 2022 Settimana Internazionale della Critica

Recensione: Trois nuits par semaine

di 

- VENEZIA 2022: Florent Gouëlou firma un'opera prima audace, una storia d'amore e identità in immersione totale nel mondo contrastato delle drag queen

Recensione: Trois nuits par semaine

"Stai bene? - Sì, devo solo abituarmi un po'". Proprio come Baptiste, uno dei due protagonisti di Trois nuits par semaine [+leggi anche:
trailer
intervista: Florent Gouëlou
scheda film
]
, il primo lungometraggio del regista francese Florent Gouëlou, presentato fuori concorso in apertura della Settimana Internazionale della Critica alla 79ma Mostra di Venezia, il pubblico avrà bisogno di un po' di tempo per abituarsi prima di tuffarsi senza pregiudizi nella doppia vita e nei retroscena del regno multicolore ed emotivamente complesso delle drag queen. Ma la sfida di realizzare un film di finzione e una storia d'amore che si affranchino dai vincoli delle apparenze restituendo in maniera sgargiante e quasi documentaristica l'atmosfera altamente codificata, trasgressiva e festosa di queste trasformiste regine della notte, è raccolta e vinta dal regista.

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A 29 anni, Baptiste (Pablo Pauly) si sente come se non avesse fatto nulla della sua vita, che ruota attorno a un lavoro come piccolo manager in un grande magazzino e un matrimonio da otto anni condizionato dai ritmi di Samia (Hafsia Herzi) che lavora di notte per le strade di Parigi come parte di un team di screening e prevenzione dell'AIDS. Ma è a questo punto che l'inaspettato irrompe nella sua vita, vestito con una parrucca, un cappotto leopardato e un trucco spettacolare, annunciando provocazione e seduzione, nella persona di Cookie Kunty (Romain Eck). Come per incanto, una porta si apre e Baptiste si lascia trasportare nella scia nottambula di un piccolo gruppo di drag queen che formano l'entourage di Cookie, poiché questa diventa anche l'occasione per lui per lanciarsi in un progetto fotografico (il suo hobby). È amore a prima vista. Ma, di giorno, Cookie torna ad essere Quentin, e Baptiste vacilla tra sentimenti fluttuanti e riferimenti mutevoli, non solo nei confronti di Samia (che presto viene a sapere tutto), ma anche riguardo a Cookie il cui lato drag queen è al centro di tutti i suoi desideri. Inoltre, il concorso Olympus si avvicina, con i turni di qualificazione che si terranno a Marsiglia prima di una potenziale finale a Parigi. Con la sua macchina fotografica al collo, Baptiste si imbarca con il quartetto composto da Cookie, Bobel (Harald Marlot), Kiara Bolt (Mathias Jamain Houngnikpo) e Iris (Holy Fatma) in un viaggio-battesimo che lo aiuterà a scoprire chi è veramente.

"Tutti sono i benvenuti nel regno delle drag queen". Trasmettendo alla perfezione la vivacità di questo mondo incredibilmente intenso (la magia barocca e gioiosa dei loro spettacoli, i locali notturni) e malinconicamente doloroso (il ritorno alla vita quotidiana, lo sguardo a volte ostile della società, ecc.), Florent Gouëlou esamina un complesso rapporto con il mondo ("allo stesso tempo Scarlett Johansson e Voldemort", "la più bella delle ragazze e il più gentile dei ragazzi"), che è comunque pieno di vita. È un primo lungometraggio audace, ed è probabile che dividerà il pubblico.

Prodotto da Yukunkun Productions, Trois nuits par semaine è venduto da Pyramide International.

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(Tradotto dal francese)


Photogallery 01/09/2022: Venezia 2022 - Three Nights A Week

9 immagini disponibili. Scorri verso sinistra o destra per vederle tutte.

Florent Gouëlou, Romain Eck, Betony Vernon, Patrick Bertschy, Dolly Silveira
© 2022 Fabrizio de Gennaro for Cineuropa - fadege.it, @fadege.it

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