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VENEZIA 2022 Concorso

Recensione: Un couple

di 

- VENEZIA 2022: Frederick Wiseman si misura per la seconda volta con la finzione e realizza un'opera radicale sulla passione e i tormenti di Sophia Tolstoj per il suo celebre marito

Recensione: Un couple
Nathalie Boutefeu in Un couple

"Il vero poeta si consuma e brucia gli altri." A 92 anni, il cineasta americano Frederick Wiseman ha deciso di cimentarsi per la seconda volta con lo spettro della fiction, abbandonando il campo del documentario in cui eccelle per avventurarsi in un territorio altamente incendiario, quello dell'amore, della passione, della vita, del matrimonio, del disincanto e della disperazione. E come nel suo primo tentativo con La dernière lettre [+leggi anche:
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(2002), il regista ha scelto di adattare liberamente (insieme alla sua attrice Nathalie Boutefeu), sotto forma di un monologo a un personaggio, un materiale principalmente epistolare. Un couple [+leggi anche:
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, presentato in concorso alla 79ma Mostra di Venezia, intreccia il diario intimo di Sofia Tolstoj, la sua autobiografia Ma vie e Lettres à sa femme di Lev Tolstoj (dal 1862 al 1910 il famosissimo scrittore russo e la moglie si scambiarono 840 lettere).

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Ma nonostante ci trasporti così indietro nel tempo, il film è marcatamente moderno per quanto riguarda il ritratto che progressivamente rivela: quello di una donna di carattere che soffoca nei panni di moglie devota di un uomo (seppur dotato di un genio creativo che lei ama e ammira) e combattuta tra sentimenti fortemente contrastanti (a 18 anni vive una prima notte di nozze “meravigliosa e terribile”, e le voci secondo cui suo marito avrebbe già un figlio di due anni con una vicina della loro tenuta sta già raggiungendo le sue orecchie).

"La nostra vita di coppia è finita?". Vagando attraverso la maestosa, soleggiata e naturale bellezza dell'ampio giardino La Boulaye a Belle-Ile, in Bretagna, dove le scogliere sovrastano rocce gigantesche che resistono alle onde e il cui ambiente verdeggiante ospita flora e fauna che il regista descrive in tutta la sua varietà, Sofia Tolstoj (interpretata da una straordinaria Nathalie Boutefeu) racconta la sua tempestosa vita coniugale ("voglio ricordare cosa ci ha tenuti insieme per così tanti anni", "la tua forza mi ha spezzato, annientato la mia personalità, passo il mio tempo sopprimendo i miei doni per te, trascurando me stessa, sacrificandomi per la mia famiglia"). Barometro di cambiamenti di umore, ferite nascoste, litigi e riconciliazioni, del peso della responsabilità della vita domestica, di desideri insoddisfatti di osmosi spirituale, desideri di morte, ma anche di un amore struggente, duraturo, lacero, il film tratteggia sentimenti senza tempo con cui molte donne oggi possono ancora facilmente identificarsi, purtroppo, e brandisce uno specchio molto poco lusinghiero sulla sua controparte maschile, poiché l'egoismo dell'artista Lev Tolstoj non aiuta la relazione.

Visivamente splendido (la fotografia è firmata da John Davey) e di una forza indiscutibile, Un couple tuttavia rimane un film di difficile accesso per tutti a causa del suo radicalismo "teatrale" basato sul monologo. Bisogna accettare di lasciarsi andare completamente per apprezzare questo lavoro che mescola morbidezza dell'inquadratura e violenza del soggetto, e in questo la durata molto breve del film (63 mn) può aiutare.

Prodotto da Zipporah Films e Wat Films (Stati Uniti) con Météore Films, Un couple è venduto da The Party Film Sales.

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(Tradotto dall'inglese)

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