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VENEZIA 2022 Concorso

Recensione: L’immensità

di 

- VENEZIA 2022: Emanuele Crialese racconta la sua adolescenza gender fluid con un film dalla confezione elegante e colorata, e contrassegnato da una star come Penélope Cruz

Recensione: L’immensità
Luana Giuliani e Penélope Cruz in L’immensità

In una 79ma Mostra di Venezia che sta coniugando i temi dell’identità sessuale attraverso alcuni film di autori italiani (Andrea Pallaoro, Roberta Torre), Emanuele Crialese ne dà la sua personale rappresentazione con L'immensità [+leggi anche:
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, film in Concorso interpretato da una star internazionale come Penélope Cruz.

Non è solo la presenza di Cruz a dare un piccolo tocco almodovariano al film. Ci sono la proposizione di un formidabile legame madre-figli*, il mettere in forma - con ricchezza di colori e dettagli - ricordi, sentimenti, impulsi ed emozioni remote, additare il machismo tossico che ha infettato molte popolazioni europee negli anni.

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L’immensità è ambientato a metà dei Settanta in una Roma dove interi nuovi quartieri stanno nascendo e il “miracolo economico” fa ancora sentire i suoi effetti sulla società. Adriana (Luana Giuliani) è una ragazzina sui 12 anni che appartiene ad una famiglia benestante. Ha due fratellini più piccoli, la madre Clara (Cruz) viene dalla Spagna franchista, è una donna dalla mentalità aperta, che appare persino eccentrica agli occhi di parenti e amici. Il marito Felice (Vincenzo Amato), al contrario, è un uomo del sud, di quelli che tornano a casa e vogliono trovare la cena in tavola. Soprattutto il papà non accetta che la figlia maggiore Adriana si senta un maschio e si faccia chiamare Andrea. Il rapporto tra Adriana e la madre Clara è invece simbiotico, molto fisico e protettivo. Il matrimonio è evidentemente al capolinea, e quando la segretaria di Felice si presenta a casa per dire a Clara di essere incinta del marito, la spagnola crolla. E dopo un incendio apparentemente provocato per distrazione da Clara, lei decide di andare in una clinica per curare la depressione da “donna tradita”.

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, Premio speciale della giuria a Venezia nel 2011, Crialese tenta il salto di qualità con un film che, grazie ad un maggiore sforzo produttivo, è un elegante e colorato canale con cui indirizzare verso l’esterno emozioni biografiche, creato da una fotografia raffinata (di Gergely Poharnok) che esalta il design degli interni Anni 70 e una regia molto studiata che a volta ricerca l’effetto e che è nuova alla filmografia precedente del regista. La ricostruzione di un’infanzia che non sembra particolarmente segnata dalle sofferenze di una futura transizione sessuale avviene (la sceneggiatura è del regista con Francesca Manieri e Vittorio Moroni, che aveva co-firmato Terraferma) attraverso piccole ribellioni all’ordine costituito (famiglia, scuola, chiesa), primi turbamenti - fingendosi maschio - con l’adolescente che vive nel campo temporaneo degli operai che stanno lavorando al cantiere edile al di là di un canneto, e l’immaginario di quell’epoca, fatto di canzoni e personaggi televisivi che rappresentavano lo star system dell’italiano medio. Per ben tre volte Crialese mette in scena una sorta di karaoke in bianco e nero (come la tv dell’epoca) in cui la piccola protagonista vede la madre impersonare una soubrette famosa come Raffaella Carrà o la cantanta Patti Pravo, oppure sé stessa cantare con la voce maschile di Johnny Dorelli lo struggente tema di Love Story. Non sappiamo come sarà il dopo, se questa ragazza avrà vita facile nel diventare un ragazzo, sembra quasi che il dolore venga riversato tutto sul personaggio materno di Penélope Cruz, vittima dell’ipocrisia sessista, mentre alla giovane protagonista sia riservata la spensieratezza di una dodicenne che si sente un’extraterrestre. Penélope Cruz, di evidente richiamo per il grande pubblico, aggiunge al suo carnet un ulteriore personaggio drammatico, capace di commuovere.

L’immensità è una produzione italo-francese di Wildside (una società del gruppo Fremantle), Warner Bros. Entertainment Italia, Chapter 2, Pathé, France 3 Cinéma. La distribuzione italiana è di Warner Bros. Pictures (in sala dal 15 settembre), le vendite internazionali sono curate da Pathé.

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Photogallery 04/09/2022: Venezia 2022 - L'immensità

34 immagini disponibili. Scorri verso sinistra o destra per vederle tutte.

Penelope Cruz, Emanuele Crialese, Luana Giuliani, Vincenzo Amato, Penelope Nieto Conti
© 2022 Dario Caruso for Cineuropa - @studio.photo.dar, Dario Caruso

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