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VENEZIA 2022 Settimana Internazionale della Critica

Recensione: Dogborn

di 

- VENEZIA 2022: Il film di debutto di Isabella Carbonell è un dramma crudo e straziante che ci dice molto sulla natura umana e sulla nostra lotta per la sopravvivenza

Recensione: Dogborn
Philip Oros e Silvana Imam in Dogborn

Cosa sei disposto a fare per sopravvivere? Questa è senz’altro la principale questione affrontata dall’avvincente lungometraggio d’esordio realizzato con stile da Isabella Carbonell, intitolato Dogborn [+leggi anche:
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e presentato alla Settimana Internazionale della Critica al Festival di Venezia di quest’anno. La storia, scritta dalla stessa Carbonell, ruota attorno a due gemelli lituani disperati che faticano ad andare avanti.

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Grazie a una scrittura brillante e un’ottima regia, la regista riesce a montare un conflitto chiaro tra i due personaggi principali: la sorella (interpretata dalla rapper svedese Silvana Imam) all’inizio si presenta come una donna aggressiva e molto esuberante che sembra determinata a uscire dai guai e pronta a raggiungere i suoi obiettivi a tutti i costi; suo fratello (interpretato da Philip Oros) si presenta come un gigante silenzioso e dal cuore buono che ha smesso di parlare a causa di alcuni traumi passati imprecisati.

Il sogno di avere una vera casa porta i gemelli ad accettare un’inaspettata offerta di lavoro proposta da un faccendiere misterioso (un Henrik Norlen freddo come il ghiaccio) che è anche il datore di lavoro del cugino dei gemelli, un uomo sui trent’anni di nome Petras (un convincente Lukas Malunauskas, visto di recente nel racconto onirico Songs for a Fox [+leggi anche:
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).

A prima vista, il compito sembra abbastanza semplice: trasportare delle merci da un punto all’altro. Il primo colpo di scena arriva quando i gemelli scoprono che in realtà stanno trasportando tre ragazze da consegnare a uno dei loro “clienti”.

Ma ciò che alla fine innescherà il conflitto principale del film accade subito dopo questo, quando i gemelli sono costretti a portare a termine un’altra consegna. I due scoprono di dover trasportare due ragazze cinesi (Mia Lu e Emma Lu), entrambe chiaramente minorenni, una delle quali non ha più di 10 anni.

Dopo questa impostazione iniziale estremamente promettente, Carbonell crea un’atmosfera molto particolare – terrificante e straziante allo stesso tempo – in cui vediamo i gemelli confrontarsi sulle loro scelte morali insieme alle due ragazze cinesi intrappolate dai loro spietati rapitori.

In questo caso la tensione è resa soprattutto attraverso l’uso attento dei silenzi e del linguaggio non verbale della regista – in particolare, quando i gemelli interagiscono tra loro, i loro corpi parlano da sé – e delle sue allusioni molteplici e sottili che mostrano poco ma dicono molto. Un esempio lampante è un’inquadratura che ritrae la mano della sorella minore che tocca un peluche non appena entra nella casa di uno dei suoi potenziali stupratori.

Nel complesso, Carbonell regala allo spettatore una storia di disperazione, disprezzo e sottomissione frenetica e coinvolgente. Questo solido lavoro di scrittura è fortunatamente accompagnato da interpretazioni eccellenti, soprattutto quelle delle due prigioniere e dei due rapitori. Dal punto di vista tecnico, il film è impreziosito da una fotografia curata splendidamente (per gentile concessione di Maja Dennhag) che fa un ottimo lavoro nel rappresentare i pochi e cupi ambienti suburbani dove si svolge l’azione, illuminando in modo intrigante gli angoli più bui della città, e con i volti dei personaggi illuminati da chiaroscuri e anche da qualche luce al neon.

Dogborn è stato prodotto da Momento Film (Svezia) e coprodotto da Non Stop Entertainment (Svezia). L’azienda danese TrustNordisk si occupa della distribuzione internazionale del film.

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(Tradotto dall'inglese da Bianca Ambrosio)


Photogallery 06/09/2022: Venezia 2022 - Dogborn

14 immagini disponibili. Scorri verso sinistra o destra per vederle tutte.

Isabella Carbonell, Silvana Imam, Philip Oros, Mia Liu, Emma Lu
© 2022 Fabrizio de Gennaro for Cineuropa - fadege.it, @fadege.it

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