email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

VENEZIA 2022 Venice Production Bridge

Final Cut annuncia i vincitori di quest’anno

di 

- VENEZIA 2022: L'iniziativa, giunta alla sua decima edizione, ha lo scopo di sostenere film in post-produzione dall’Africa e da Giordania, Iraq, Libano, Palestina e Siria

Final Cut annuncia i vincitori di quest’anno
La squadra di Inshallah a Boy ritira il suo premio (© La Biennale di Venezia)

Final Cut in Venice, che si svolto dal 3 al 5 settembre, ha annunciato i vincitori della sua decima edizione. Con questa iniziativa, la Mostra di Venezia intende dare un aiuto concreto al completamento dei film provenienti dall’Africa e da Giordania, Iraq, Libano, Palestina e Siria nonché dare un'opportunità ai loro produttori e registi di presentare i film in lavorazione a operatori e distributori internazionali con lo scopo di facilitarne la post-produzione, promuovere eventuali partnership di coproduzione e l'accesso al mercato.

Per il sesto anno, La Biennale di Venezia ha assegnato un premio di €5,000 al miglior film in post-produzione.

La Giuria del Premio La Biennale di Venezia, composta quest’anno da Claire Diao (Sudu Connexion), Rasha Salti (ARTE France) e Gaetano Maiorino (True Colours) ha premiato il film Inshallah a Boy [+leggi anche:
recensione
trailer
scheda film
]
 di Amjad Al Rasheed (Giordania/Egitto/Arabia Saudita/Qatar), prodotto da Rula Nasser per The Imaginarium Films. I giurati hanno consegnato il premio apprezzando “l’eccellente regia e interpretazione” e “per aver affrontato una questione sociale molto urgente e per aver onorato la resilienza delle donne in un contesto conservatore”. Gli altri sostegni ricevuti dal film arrivano da Oticons (produzione della colonna sonora con tutti i servizi annessi, per un valore di €12,000), $5,000 dall’El Gouna Film Festival per partecipare a CineGouna Platform e €2,500 dal Festival International de Films de Fribourg per la realizzazione di un DCP.

Gli altri sostenitori dell’iniziativa hanno offerto supporto ad altri tre film in post-produzione. Il primo di questi è Black Night di Karim Bensalah (Francia/Algeria/Qatar, prodotto da Oualid Baha per Tact Production) riceverà €15,000 per la colour correction da Laser Film, $10,000 per marketing, pubblicità e distribuzione nel mondo arabo da parte di MAD Solutions; €7,500 per la creazione di un master DCP con sottotitoli in italiano o in inglese da Sub-Ti Ltd ed altri €7,500 per una versione accessibile ai disabili sensoriali; €5,000 da Rai Cinema per l’acquisizione dei diritti biennali di messa in onda e altri €5,000 dal Red Sea Fund.

Il secondo progetto, Au cimetière de la pellicule [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Thierno Souleymane Diallo
scheda film
]
di Thierno Souleymane Diallo (France/Senegal/Guinea, prodotto da Orlane Dumas per L’image d’après) ha ricevuto il Premio “Coup de cœur de la Cinémathèque Afrique” (consistente nell’acquisizione dei diritti di diffusione non commerciale e non esclusiva per la durata di 7 anni per un valore tra i €4,000 e i €6,000) oltre a €5,000 dall’Organisation Internationale de la Francophonie come rimborso per i servizi di post-produzione, €2,500 dal Festival International du Film d’Amiens per la realizzazione di un DCP ed altri €2,500 in servizi pubblicitari da Eye on Films.

Infine, Diaries from Lebanon [+leggi anche:
recensione
intervista: Myriam El Hajj
scheda film
]
di Myriam El Hajj (Libano/Francia/Qatar, prodotto da Myriam Sassine per Abbout Productions e Carine Ruszniewski per Go Go Go Films) riceverà €15.000 per il missaggio sonoro e fino a €10.000 per diversi servizi di post-produzione offerti da Titra Film.

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Privacy Policy