email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

VALENCIA 2022

Recensione: Vasil

di 

- Nel suo primo lungometraggio Avelina Prat esplora la sottile relazione tra due estranei e riesce ad analizzare sentimenti più profondi della semplice empatia

Recensione: Vasil
Karra Elejalde e Ivan Barnev in Vasil

Condividere quando si ha più del necessario non è come cedere il proprio boccone a un altro. Nelle società sviluppate in cui c'è abbondanza, la condivisione dei beni non è un vero e proprio sacrificio, ma piuttosto una procedura che suggella il nostro status di cittadini consapevoli senza richiedere necessariamente un investimento emotivo. Essere empatici è già quasi un dato di fatto e come tale viene attuato in termini di adempimento di un obbligo. In altre parole, e avvicinandoci più concretamente alla trama di Vasil [+leggi anche:
trailer
intervista: Avelina Prat
scheda film
]
, si può accogliere un senzatetto in casa propria per un po', ma questo non significa che ci si interesserà a questa persona. Forse essere solidali con il destino individuale dell'altro è una missione impossibile?

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

Questa e altre domande che nascono da un esame dettagliato delle interazioni umane sono ciò che il primo lungometraggio di Avelina Prat mette sul tavolo. Il film è stato presentato in anteprima mondiale al Festival di Varsavia, ha appena partecipato alla Seminci e alla Mostra di Valencia, e sarà finalmente distribuito sugli schermi spagnoli il 4 novembre da Filmax.

Prat inizia la storia senza troppe premesse e introduce lo spettatore proprio dove inizia la vera storia su cui si basa la sceneggiatura, una storia che la stessa regista ha ascoltato dal padre e trasferito sullo schermo. Nella scena iniziale Alfredo (Karra Elejalde) parla al telefono con la figlia (Alexandra Jiménez) dell'immigrato bulgaro Vasil (Ivan Barnev) che risiede temporaneamente sul divano del suo salotto in attesa di ottenere i documenti, trovare un lavoro e un posto dove vivere. A chiedergli questo favore è la sua amica Maureen (Sue Flack), un'irlandese elegante che vive in Spagna da molti anni, perché Vasil non è uno qualunque: è il miglior giocatore di bridge del suo club, dove tutti lo vogliono in squadra e tollerano (per il momento) il suo basso status sociale solo per il suo talento. Anche se trascorre le sue giornate nelle istituzioni sociali implorando aiuto senza successo, Vasil non è il tipico straniero disperato e non sacrificherebbe il suo bridge per nessun corso per disoccupati. Il suo atteggiamento bohémien verso la vita irrita Alfredo, anche se ama giocare a scacchi con lui, ma incuriosisce anche la figlia e la spinge a indagare su di lui e sul suo paese, a differenza del padre, che non nutre molta curiosità verso il suo "inquilino".

Da un lato, Prat fa una critica alla società spagnola, mettendone a nudo la mentalità chiusa e la visione limitata del mondo, soprattutto tra la classe borghese. Dall'altro, la questione dell'interlocuzione umana è universale e una conclusione ovvia è che i mondi culturali e personali rimangono sconosciuti, anche quelli vicini; ad esempio, un paese europeo e non così lontano, ma inesplorato; un padre e una figlia dello stesso sangue, ma estranei. Contrariamente a ciò che il film sembra raccontare in superficie, Vasil non denuncia i pregiudizi sugli immigrati, ma ritrae ciascuno dei personaggi come un cosmo solitario che ha difficoltà a connettersi con gli altri.

Elejalde e Barnev nei ruoli principali hanno condiviso meritatamente il premio come miglior attore alla Seminci per la loro interpretazione organica delle sottili sfumature nella comunicazione tra due persone che rappresentano universi contraddittori. Le scene dominanti in interni e i toni caldi dell'immagine contribuiscono a creare un'atmosfera intima, in linea con la trama che tocca i fili più delicati delle relazioni umane.

Vasil è una coproduzione tra Spagna e Bulgaria, guidata da Distinto Films, Activist38 e Diferente Films AIE. Filmax cura le vendite internazionali.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

(Tradotto dallo spagnolo)

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Privacy Policy