email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

ARRAS 2022

Recensione: Houria – La voce della libertà

di 

- Mounia Meddour approfondisce, stilizzandola, la vena di resistenza femminista di Papicha, offrendo un nuovo bellissimo ruolo a Lyna Khoudri

Recensione: Houria – La voce della libertà
Lyna Khou­dri in Houria – La voce della libertà

Imparare a sorridere di nuovo, provare felicità e tornare a godersi la vita quando hai perso la capacità di farlo a causa di un'esperienza violenta non è cosa facile. I fantasmi del passato spesso aleggiano intorno, ma scappare da essi non è sempre la soluzione: è meglio reinventarsi, ricentrarsi e rianimarsi con la ritrovata solidarietà offerta dalla condivisione del proprio dolore e dalla scoperta di un nuovo modo di essere. Questo è il percorso di ricostruzione tracciato da Mounia Meddour in Houria – La voce della libertà [+leggi anche:
trailer
scheda film
]
, proiettato oggi nella sezione Cinéma du monde del 23° Arras Film Festival, in vista della sua uscita in Francia il 15 marzo del prossimo anno con Le Pacte. Il secondo lungometraggio di Meddour prosegue l’esame profondo e vigoroso del posto occupato dalle donne (soprattutto giovani) nella società algerina che la regista aveva avviato con Papicha [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Mounia Meddour
scheda film
]
(rivelazione del Festival di Cannes 2019). Il suo è un approfondimento al crocevia tra realismo e simbolismo espressivo, filtrato attraverso il corpo e la danza, e che parla di ancoraggio nel collettivo, di resilienza dei sogni e delle forze della vita per tirarsi fuori dall'oscurità.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)
Hot docs EFP inside

"Respingi il pavimento, non crollare". Houria (un nome che significa "libertà" in arabo) è una giovane donna moderna che pratica con accanimento la danza classica al fine di essere accettata all'interno di una compagnia di professionisti. Vivendo da sola in simbiosi con sua madre Sabrina (Rachida Brakni), anch’essa ballerina che si esibisce ai matrimoni, Houria (Lyna Khoudri) condivide le stesse speranze della sua migliore amica Sonia (Amira Hilda Douaouda) che si prepara a immigrare clandestinamente in Spagna (le due ragazze sono insegnanti di educazione fisica qualificate, ma il loro futuro professionale è a un punto morto). La raggiante Houria cerca anche segretamente di mettere da parte abbastanza soldi per comprarsi un'auto. Per farlo, scommette sui combattimenti tra arieti in un quartiere poco rispettabile, in un ambiente elettrico e pieno di testosterone. Ma una notte, tutto va storto e un'aggressione la spedisce in ospedale con una brutta frattura alla caviglia e un mutismo post-traumatico.

"Sono già morta". Per Houria inizia un lungo processo di risalita in superficie, all'interno di un piccolo gruppo di donne che hanno subito violenze significative nella loro vita. Deve trovare un nuovo senso alla sua vita, un nuovo ruolo, un nuovo ancoraggio, ma sarà tutt'altro che facile perché il suo aggressore (un pentito degli anni della "guerra sporca") torna in scena, protetto dall'inerzia della polizia e dalle paure del passato del Paese che ancora gettano un'ombra sul presente...

Concentrandosi su angoli visivi sorprendenti incentrati sul corpo, la grande vicinanza della telecamera, l’espressività dei gesti (il linguaggio dei segni) e dei volti (sulla falsariga dell'opera di Marie-Claude Pietragalla La danse, théâtre du corps, che Houria sta leggendo), e l'intensità dell'opposizione notte/giorno, Mounia Meddour racconta una storia toccante e offre un ruolo meraviglioso alla sua brillante attrice protagonista. Ma queste scelte formali producono risultati contrastanti e i molti temi iniettati nello spazio limitato della sceneggiatura impediscono al film di spiccare il volo nel modo in cui probabilmente avrebbe sperato e meritato di fare.

Prodotto da The Ink Connection e High Sea Production, e coprodotto da France 2 Cinéma e dai belgi di Scope Pictures, Houria – La voce della libertà è venduto da Wild Bunch International.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

(Tradotto dal francese)

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Privacy Policy