email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

SALONICCO 2022

Recensione: Listen

di 

- Nel suo secondo film, la regista greca Maria Douza segue una ragazza sorda la cui menomazione a volte sembra essere più un dono che una maledizione

Recensione: Listen
Efthalia Papacosta in Listen

La lingua non è semplicemente un sistema strutturato di comunicazione, ma anche custode di un intero mondo a parte che si nasconde dietro lettere, parole e frasi. Il possibile abisso tra i vari regni vernacolari è ampiamente esplorato e trasmesso attraverso la storia di Valmira (Efthalia Papacosta), l'adolescente protagonista del delicato dramma di formazione Listen [+leggi anche:
trailer
intervista: Maria Douza
scheda film
]
, che è stato presentato al Festival di Salonicco. Sono talmente tanti gli ostacoli che deve superare nel suo viaggio per entrare in contatto con gli altri che non è difficile calarsi nei suoi panni o identificarsi con il rifiuto spontaneo che deve affrontare. Non è tantomeno difficile capire perché si rifiuti di indossare l’apparecchio acustico e perché eviti di integrarsi nel mondo “normale”. Il ronzio che si insinua fastidiosamente nelle sue orecchie e nei suoi pensieri, mentre le frequenze audio del mondo esterno assalgono i suoi sensi attraverso il piccolo apparecchio, non è ovviamente l’unico motivo.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)
Hot docs EFP inside

Dopo la morte della nonna, che l'aveva cresciuta, la sedicenne Valmira è costretta a trasferirsi su un'isola lontana con suo padre e la sua nuova famiglia, abbandonando la sua prestigiosa scuola speciale per bambini sordi ad Atene, dove si sentiva a suo agio e soprattutto accettata. La nuova matrigna bulgara (Yoanna Boukovska-Davidova) e il fratellastro Ari (Dimitris Kitsos) non sono molto accoglienti, e nemmeno suo padre (Yorgos Pirpassopoulos), che potrebbe usare il linguaggio dei segni, non è in grado di confortarla o rassicurarla, poiché lui stesso si sente un estraneo nel villaggio. Inoltre, i suoi nuovi compagni di scuola tendono ad essere apertamente ostili non solo verso i nuovi arrivati, ma anche tra di loro. Soffocata dall'antagonismo domestico e dalla cattiveria di chi la circonda, Valmira preferisce spesso chiudersi nel regno isolato della sua sordità invece di dover costantemente affrontare la traumatica realtà. Tuttavia, il destino ha altri piani per lei: i suoi sentimenti inaspettati per un ragazzo del posto (Nikos Koukas) la porteranno a scoprire la comunicazione e le connessioni interpersonali da una prospettiva del tutto nuova. Parallelamente al suo percorso individuale, anche la banda provinciale di individui diffidenti e solitari che la circonda potrebbe essere influenzata e trasformarsi impercettibilmente in una comunità solidale.

Utilizzando un approccio intimo ma delicato ai mondi interiori di ciascuno dei personaggi, pur facendo affidamento sui cambiamenti narrativi per fornire una trama dinamica, Listen sembra essere in bilico tra la sua premessa d'autore e l'esigenza di raggiungere un pubblico più ampio. La sua pallida gamma di colori, per gentile concessione del direttore della fotografia Zaphiris Epaminondas, è in linea, da un lato, con lo stato d'animo generale introverso e malinconico del film, mentre dall'altro, l'azione piena di energia resa possibile dall'ensemble di giovani attori è uno strumento allettante al fine di garantire che gli spettatori non si perdano nella mera osservazione. Agendo contemporaneamente come sceneggiatrice e regista, Maria Douza racconta una storia di adattamento e di grandi cambiamenti di vita, come la maggior parte dei film di formazione. In questo caso, però, il processo di maturazione riguarda non solo i giovani, come di consueto, ma anche il nucleo familiare e la piccola comunità ritratta nel film.

Listen è prodotto dalla greca Steficon e coprodotto dalla bulgara Ars Digital.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

(Tradotto dall'inglese da Rachele Manna)

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Privacy Policy