ESCLUSIVA: Il trailer de La memoria del mondo, selezionato al Torino Film Festival
- Il quarto lungometraggio di Mirko Locatelli segue la ricerca di una donna scomparsa da parte di un anziano artista e del suo biografo in territori interiori inaspettati

Immersi nell’atmosfera rarefatta di una laguna invernale, due uomini, accompagnati da un giovane barcaiolo, condivideranno l’esperienza di un pellegrinaggio laico alla ricerca di una donna scomparsa, ritrovandosi ad esplorare territori interiori inaspettati e a riconoscersi figli di una memoria comune. È questo il plot del nuovo film di Mirko Locatelli, a 4 anni da Isabelle, interpretato da Ariane Ascaride. La memoria del mondo [+leggi anche:
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scheda film], selezionato nella sezione Nuovi Mondi del 40° Torino Film Festival (25 novembre-3 dicembre), segue Adrien (Fabrizio Falco), studioso d’arte e biografo dell’artista Ernst Bollinger (Maurizio Soldà), che si ritrova coinvolto nella storia di cui è autore, coprotagonista del capitolo conclusivo della vita artistica del grande Maestro.
“Nel film - scrive Locatelli nelle note di regia - tutto è in equilibrio, gli ambienti sono evocativi di un tempo perduto, luoghi dimenticati dall’uomo come simboli di un’antica civiltà, appannati, scoloriti: ogni luogo è un’idea di luogo, ogni stanza un’idea di stanza, scarnificati dal superfluo perché i personaggi possano manifestarsi come idoli. Corpi, barche, case, isole sospese sull’acqua e avvolte nella nebbia; oggetti, persone e animali sono concepiti come visioni fantastiche che emergono dalle brume come ricordi lontani. Giulio, Adrien e Ernst sono corpo, parola e simbolo, una trinità pagana votata alla trasfigurazione, alla metamorfosi, tutti padri di un unico mondo e figli di un antenato comune”.
La memoria del mondo è stato scritto dal regista con Giuditta Tarantelli, che aveva cofirmato le sceneggiature di tutti i precedenti film di Locatelli. La fotografia è di Paolo Rapalino, il montaggio di Fabio Bobbio. Le scenografie sono firmate da Luigina Tusini e Elisabetta Ferrandino, Paola Picardi ha curato i costumi. Massimo Mariani è il sound designer del film, mentre le musiche originali sono state composte da Marco Robino, che ha collaborato tra gli altri con Peter Greenaway. “Ho tratto ispirazione - sottolinea Robino - dall’orizzonte armonico messo a punto da un gruppo di compositori durante una precisa stagione del cinema italiano, che oggi mi pare in parte dimenticata. Mi riferisco a Maestri del calibro di Fiorenzo Carpi, Stelvio Cipriani e Gian Piero Reverberi, che hanno segnato gli anni 60 e 70 del nostro cinema con un suono unico, capace di costruire un ponte armonico tra il nostro tempo e l’epoca classico-barocca dell’Italia musicale del Settecento. A questo stile ne ho unito un altro dal carattere materico, che riflette e dialoga con i suoni dell’elemento acqua, così centrale nel racconto”.
La memoria del mondo è prodotto dalla Strani Film di Mirko Locatelli, Giuditta Tarantelli e Paolo Cavenaghi con Rai Cinema, con il sostegno di Friuli Venezia Giulia Film Commission, ed è stato sviluppato con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte e Piemonte Film Tv Development Fund.
Il trailer, qui sotto:
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