Recensione: A Cup of Coffee and New Shoes On
- Al centro del secondo lungometraggio di Gentian Koçi due fratelli gemelli sordi e una diagnosi che indica che stanno per perdere anche la vista
Nel 2013, due fratelli gemelli belgi di 45 anni, entrambi calzolai nella città di Putte, hanno indossato un nuovo paio di scarpe e hanno bevuto una tazza di caffè con i loro parenti prima di salutarli e andare verso l'eutanasia. Sebbene non fosse stata diagnosticata loro una malattia terminale, erano già sordi e una nuova diagnosi riguardava una malattia degenerativa che alla fine li avrebbe resi anche ciechi, per cui la loro richiesta di eutanasia era stata approvata.
La premessa di questa storia è servita da ispirazione al regista albanese Gentian Koçi per il suo secondo film, A Cup of Coffee and New Shoes On [+leggi anche:
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intervista: Gentian Koçi
scheda film]. Il film è stato appena presentato in anteprima nel Concorso Ufficiale delle Black Nights di Tallinn ed è stato scelto come candidato al Premio Oscar albanese ancora prima della première.
Agim e Gëzim (i gemelli portoghesi Rafael e Edgar Morais) sono due fratelli identici e inseparabili, sordi fin dalla nascita, e sono compagni inseparabili. Vivono insieme in un appartamento a Tirana, dove la fidanzata di Gëzim, Ana (l'attrice kosovara naturalizzata statunitense Drita Kabashi), va a trovarli regolarmente. Lavorano insieme in un laboratorio di falegnameria e trascorrono il tempo libero insieme, di solito andando nella loro baita in montagna.
Un giorno, mentre torna in macchina dal lavoro, la vista di Agim si offusca e per poco non provoca un incidente mortale, e così il gemello va dall'oculista. La diagnosi non è buona: sta per perdere la vista e, come se non bastasse, lo stesso accadrà presto a Gëzim. L'idea che, dopo una vita in silenzio, dovranno accettare anche l'oscurità approfondisce la frattura tra loro e il mondo, così come quella tra gli stessi fratelli. È necessario prendere una decisione, davanti a una tazza di caffè e con le scarpe nuove.
A Cup of Coffee and New Shoes On condivide molti aspetti con il primo lungometraggio di Koçi, Daybreak [+leggi anche:
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intervista: Gentian Koçi
scheda film] (2017), in quanto è un esercizio di sottigliezza attentamente misurato, con una perfetta messa in scena (come dimostra la scena iniziale della routine quotidiana), realizzata con grande attenzione ai dettagli. Le trame di entrambi i film si svolgono per lo più all'interno di appartamenti, ma A Cup of Coffee and New Shoes On si preoccupa ancora meno del mondo esterno, al di fuori di quello che i fratelli condividono, e si concentra maggiormente sui loro stati emotivi.
Koçi rinnova anche la collaborazione con il suo direttore della fotografia Ilias Adamis, che cattura sempre fedelmente gli eventi e le emozioni dalla giusta distanza, optando per riprese statiche con alcune inquadrature rigorosamente simmetriche. Se all'inizio il ritmo del susseguirsi di riprese solitamente lunghe funziona perfettamente, grazie al montatore Myrto Karra, a metà il calo di ritmo rischia di ostacolare il film, anche se l'intensità delle emozioni tra i personaggi mantiene lo slancio.
Particolare attenzione è stata dedicata al casting e al lavoro con gli attori. I gemelli Morais sono stati selezionati dopo un'audizione internazionale: sono attori professionisti non sordi, ma hanno dovuto imparare la lingua dei segni albanese per il ruolo. Il loro compito primario di incanalare il legame tra i due gemelli, che li aiuta a sconfiggere le loro menomazioni, è gestito alla perfezione.
A Cup of Coffee and New Shoes On è una coproduzione tra Albania, Grecia, Kosovo e Portogallo di Artalb Film Productions, Graal Films, Maria & Mayer e Added Value Films. m-appeal si occupa delle vendite.
(Tradotto dall'inglese)