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BLACK NIGHTS 2022 Concorso

Recensione: Night

di 

- Il nuovo lavoro di Mona J. Hoel è un duro dramma su una donna che cerca di sfuggire al marito violento disposto a renderle la vita impossibile

Recensione: Night
Guri Glans in Night

Non avete nulla da perdere e non vi restano più di due o tre mesi di vita. La vostra unica preoccupazione è quella di assicurarvi che i vostri due figli siano lasciati in buone mani dopo la vostra morte. Soprattutto, volete assicurarvi che il vostro ex marito, un uomo che ha reso la vostra vita un vero incubo, non vi faccia più del male. Questa è la premessa di Night [+leggi anche:
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, il nuovo film di Mona J. Hoel (Are You Leaving Already? [+leggi anche:
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, Chlorox, Ammonium and Coffee), presentato in anteprima mondiale al concorso principale del Festival Black Nights di Tallin di quest'anno.

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Emma, interpretata in modo convincente da Guri Hagen Glans, è la donna coraggiosa che cerca di tutelare il destino dei suoi figli (e il proprio). L'attrice conferisce al suo ruolo il giusto equilibrio tra fragilità, paura e amore materno, offrendo un'interpretazione molto accattivante. La sua performance si trasforma alla fine in un grido di dolore per tutte le donne che sono prigioniere di uomini tossici, compresi coloro che potrebbero essere molto vicini a loro e il cui compito dovrebbe essere quello di proteggerle. Il marito di Emma, Falk, interpretato da Jørgen Langhelle, è un marito possessivo e malvagio, la cui principale preoccupazione è nascondere le tracce dei suoi crimini e mantenere pulita la sua immagine. Da sottolineare anche l'importanza del ruolo svolto dal procuratore (Henrik Rafaelsen), che controbilancia efficacemente la presenza di Falk, e che è disposto ad aiutare Emma durante la sua battaglia legale. La prima svolta avviene quando, un giorno, Emma si reca ad Hammerfest per incontrare il marito e chiedergli di firmare i documenti per il divorzio. Quella stessa notte, finisce per soccorrere Nina, una giovane donna che sta per partorire, il cui corpo è coperto di lividi e ferite. Emma rimane scioccata quando scopre che Nina è in realtà la fidanzata di Falk.

Hoel, noto per essere l'unico regista norvegese ad aver firmato il celebre manifesto Dogma95, qui realizza un dramma crudo, in cui una solida sceneggiatura è accompagnata da due efficaci scelte estetiche. In primo luogo, la colonna sonora, per gentile concessione di Nils Petter Molvaer (Great Freedom [+leggi anche:
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intervista: Sebastian Meise
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, Into the White [+leggi anche:
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), è un affascinante mix tra il suono di un sassofono che ricorda i film noir e parti strumentali più "eteree" e tese. In secondo luogo, il lavoro di ripresa di Anders Hoft (famoso per A Gift from God) alterna inquadrature statiche e accuratamente pianificate per le scarse scene leggere del film – di solito, quelle in cui Emma trascorre del tempo di qualità con i suoi figli – a inquadrature traballanti e documentaristiche durante le sequenze più turbolente.

Night non è certo il primo film che si concentra sulla violenza domestica e racconta l'incubo vissuto da una donna il cui marito violento le rende la vita impossibile. Detto questo, Hoel è stato in grado di realizzare un racconto altamente emotivo, senza fronzoli estetici, con un cast di attori eccellenti e una conclusione gratificante.

Night è prodotto dalla società norvegese Freedom from Fear.

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(Tradotto dall'inglese da Rachele Manna)

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