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BLACK NIGHTS 2022 Concorso Opere prime

Recensione: Parade

di 

- Nel suo divertente film d'esordio, Titas Laucius istruisce i suoi spettatori su come ottenere un annullamento di matrimonio dalla Chiesa cattolica e sopravvivere

Recensione: Parade
Giedrius Savickas e Rasa Samuolytė (a destra) in Parade

Ecco un film piccolo e divertente che dimostra che nella vita è possibile ridere di tutto, anche del tribunale della Chiesa cattolica. Un'istituzione che consente ai suoi fedeli di ottenere l'annullamento del matrimonio e di impegnarsi nuovamente all'altare, purché siano disposti a fare qualche salto mortale. E a rispondere a domande sempre più indiscrete sulla propria vita sessuale.

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di Titas Laucius, presentato nel concorso opere prime del Festival Black Nights di Tallinn, la coppia in questione è divorziata da tempo, ha anche nuovi partner e figli, ma che importa? Agli occhi della Chiesa, e della fidanzata del suo ex marito, Miglė (Rasa Samuolytė) è ancora l'unica donna della sua vita. Lei accetta di collaborare (dopotutto sua madre è appena morta), ma presto si ritrova a rivedere i video del suo matrimonio, in compagnia di un gruppo di preti.

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“Annullare” un matrimonio di tanti anni, con tanto di figli, è un concetto strano, anche se non è più così misterioso, grazie anche all'esperienza di alcune celebrità raccontate dai media. La semplice menzione del tribunale spaventa le persone. "Ti bruceranno come una strega", suggerisce un'anima pia, ma Laucius riesce a mantenere le cose leggere. Sarebbe facile immaginare questa storia come un racconto incredibilmente doloroso o terrificante, in cui una donna è costretta a rivivere cose imbarazzanti commesse venti anni prima durante un campeggio. Tuttavia, Miglė non si spaventa facilmente e, sebbene desideri che il suo ex (Giedrius Savickas) sia felice (o almeno così dice), non accetterà di essere dipinta come una cattiva.

La natura assurda dell'intero processo invita alla commedia gentile, e Laucius, che ha anche firmato la sceneggiatura, offre costantemente frasi lapidarie e situazioni spiacevolmente divertenti. "Accidenti, mi hai spaventato, pensavo fosse l'altra", dice una ragazza dopo aver scoperto che sua nonna è morta, mentre il patrigno tassista continua a svelare segreti di famiglia davanti ai suoi clienti, che si dimenano a disagio sulle loro sedie. Questa famiglia ha problemi e a volte provano gelosia l'uno dell'altro, ma c'è anche molto amore e calore, molto più che accuse.

Se c'è una cosa che intralcia la storia è la sottotrama sull'orchestra dei bambini, che Miglė prepara per un'importante esibizione, una vera e propria parata che sembra tratta da tutt'altro film e che finisce letteralmente nel fango, in mezzo al nulla. Da un'altra parte, è un piacere vedere Samuolytė, scoperta in Nova Lituania [+leggi anche:
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(2019), spesso confusa e pronta a scattare. Soprattutto quando mente sul fatto che il suo ex si sia ubriacato al suo stesso matrimonio. "Quell'odore sull'altare... Per tutti questi anni ho pensato che fosse il prete". Non è un'affermazione molto educata, soprattutto considerando che si rivolge a una platea di uomini in abiti talari, ma come dicono loro stessi: chiedi e ti sarà dato.

Parade è prodotto dalla lituana afterschool production.

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(Tradotto dall'inglese)

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