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FILM / RECENSIONI Francia

Recensione: La Passagère

di 

- Héloïse Pelloquet dimostra grandi qualità di regista con un primo lungometraggio limpido guidato da Cécile de France che interpreta una donna colta in un momento di cambiamento nella sua vita

Recensione: La Passagère
Cécile de France, Grégoire Monsaingeon e Félix Lefebvre in La Passagère

Cosa ci si aspetta da un'opera prima? Che sia un buon film ovviamente, ma soprattutto che evidenzi un potenziale di crescita per il seguito. Missione compiuta per Héloïse Pelloquet con La Passagère [+leggi anche:
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, presentato al Festival del cinema francofono di Angoulême, candidato al premio Louis-Delluc 2022 per la miglior opera prima e prossimo alla sua uscita in sala, che sarà guidata in Francia da Bac Films il 28 dicembre.

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"Spero che non sia solo un capriccio piccolo borghese". Per Chiara (la belga Cécile de France) e suo marito Antoine (Grégoire Monsaingeon), pescatori quarantenni su un'isoletta raggiungibile solo in traghetto dalle coste della Vandea, accogliere l’apprendista Maxence (Félix Lefebvre), proveniente da un ambiente molto agiato, e ospitarlo nella loro casa di "vecchia coppia" che si ama (quasi 20 anni insieme) senza figli, è una novità che nasconde un grosso punto interrogativo. Ma il giovane non solo riesce ad adattarsi alla dura quotidianità di un mestiere a diretto contatto con la forza degli elementi naturali (per lo più tempeste), ma (ri)sveglia anche il desiderio in Chiara. Un colpo di fulmine che segretamente scuote la donna nel profondo e contro il quale cerca di lottare per qualche mese. Ma quello che doveva succedere succede ed è tutta un'altra storia che comincia su un'isola dove tutti si conoscono e dove nulla passa inosservato. Ma questo amore ha un futuro? E che vita vuole Chiara per sé?  

Scegliendo una storia di adulterio intessuta su un filo narrativo molto semplice, la regista rischiava di scivolare nella banalità, e invece supera l’ostacolo con un senso molto sicuro delle atmosfere e delle sfumature, inventando una miscela perfettamente equilibrata di realismo e romanticismo, e non esitando a restituire il lato carnale intenso e naturale quando la passione coglie i due amanti. Fragranze ereditate da Truffaut e Kechiche si mescolano con finezza per comporre questo bellissimo ritratto di una donna dal temperamento contrastante che decide di tuffarsi nell'ignoto. Un personaggio incarnato alla perfezione da Cécile de France in questo microcosmo di un'isola dai penetranti echi sotterranei. Perché cosa c'è di più condiviso dagli esseri umani del desiderio nelle sue diverse dimensioni: pensieri, sguardi, carezze, proiezione, specchi, passaggio o meno all’atto, conseguenze o inconseguenze, presente che può forse ridisegnare il passato e aprire le porte al futuro, la possibilità di cambiare vita, la paura di liberarsi dalle regole, lo sguardo sociale, il potere decisionale individuale... Sotto il suo limpido involucro femminista modellato in un tessuto molto fisico di mari in tempesta e un contesto marinaro ruvido e diretto, La Passagère è un'opera prima di grande (anche se discreta) sensibilità firmata da una cineasta da seguire molto da vicino.

Prodotto da Why Not Productions e Face Nord Films, La Passagère è venduto da Wild Bunch International.

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(Tradotto dal francese)

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