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CINEMAMED 2022

Recensione: Snow and the Bear

di 

- Selcen Ergun propone una favola nera immersa nel candore dei paesaggi innevati di un villaggio turco bloccato nelle tradizioni obsolete di un inverno senza fine

Recensione: Snow and the Bear
Merve Dizdar in Snow and the Bear

Snow and the Bear [+leggi anche:
trailer
intervista: Selcen Ergun
scheda film
]
, il primo lungometraggio della regista turca Selcen Ergun, presentato in anteprima mondiale nella sezione Discovery a Toronto e ora vincitore del Premio Cineuropa al Festival del Cinema Mediterraneo di Bruxelles, pone la domanda: di cosa possono essere colpevoli gli orsi? Asli (Merve Dizdar), giovane infermiera di città, viene designata per il suo servizio obbligatorio in un piccolo villaggio isolato nel profondo della Turchia, addormentato in un inverno senza fine. Uno spesso strato di neve ricopre le anime e la terra. Ma sotto la neve si nascondono segreti indicibili, che seminano dubbi e sospetti tra gli abitanti del villaggio. Mentre il nome della persona o delle persone responsabili potrebbe far cadere molti dei cittadini considerati onesti, gli orsi si impongono come perfetti colpevoli espiatori, per tutti e tutte.

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Asli avrebbe potuto non essere lì, lo capiamo subito. Suo padre, che non accetta la sua decisione, si è offerto e si offre tuttora di trovarle un lavoro altrove, più vicino alla città, lontano da questa misteriosa comunità in cui il dissenso dilaga. Arriva nel borgo come un sasso gettato nello stagno e getta il suo acuto sguardo estraneo sulle abitudini degli abitanti del paese, intrise di tradizioni patriarcali. Cerca di integrarsi tra queste famiglie silenziose, facendo del suo meglio per aiutarle, per dare loro le sue conoscenze mediche, nonostante la loro reticenza. Ma mentre l'ombra preoccupante degli orsi usciti dal letargo durante un inverno troppo lungo incombe sul villaggio, la scomparsa di uno dei pilastri della comunità esacerberà le tensioni e risveglierà i rancori. Ma gli abitanti del villaggio non hanno forse troppa fretta di vendere la pelle dell'orso e di attribuirgli l'omicidio di Hassan?

Snow and the Bear inizia come un film dell'orrore - una giovane donna sola incontra uno sconosciuto dopo un incidente d'auto su una strada deserta e innevata -, evoca le fiabe attraverso il titolo e la foresta misteriosa, e richiama una lettura più metaforica e politica attraverso la sua dedica: "A tutti coloro che sperano nel termine di questo inverno senza fine”. Questo inverno senza fine è quello che soffoca il villaggio, ma è anche quello che si abbatte come un masso sulle donne turche, confinate e oppresse, come Asli e le sue compagne. Questo dramma sommesso, in cui i sentimenti sono come in subbuglio, contenuti ma pronti a esplodere in qualsiasi momento, mostra la determinazione di un personaggio preso in un vortice di lotte interne e giochi di potere, che troverà la sua forza interiore per superare gli ostacoli.

Snow and the Bear è prodotto dalle società turche Nefes Films e Albino Zebra Film, e coprodotto  dalla tedesca  Riva Film e la serbaSet Sail. Le vendite internazionali sono affidate a ArtHood Entertainment.

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(Tradotto dal francese)

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