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SUNDANCE 2023 Concorso World Cinema Dramatic

Recensione: Animalia

di 

- Una misteriosa invasione aliena spinge una sposa incinta sulle strade del Marocco e a rimettersi in discussione profondamente nell'accattivante opera prima di Sofia Alaoui

Recensione: Animalia
Oumaïma Barid in Animalia

"Il mondo fisico si basa su un universo molto più complesso. Come i pesci che non possono vedere l'acqua in cui si trovano, anche noi siamo immersi in qualcosa che non possiamo vedere". Non importa se vi siete persi la lezione di filosofia sull'allegoria della caverna di Platone e dei suoi umani incatenati che pensano di aver colto la verità, ma in realtà ne percepiscono solo l'apparenza. Perché Animalia [+leggi anche:
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intervista: Sofia Alaoui
scheda film
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, ottimo primo lungometraggio della cineasta franco-marocchina Sofia Alaoui, presentato al Festival di Sundance, nel concorso World Cinema Dramatic, ne offre un'attraente versione postmoderna, femminista e con sfumature fantasy, il tutto al ritmo di un road movie pieno di suspense avvolto in un superbo involucro visivo.

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"Devi fare uno sforzo, Itto. Questa è la mia famiglia, questa è la nostra famiglia". Essere una giovane sposa, incinta di diversi mesi, di un ceto sociale disprezzato dai freddi suoceri nella cui casa vive e ammazzare il tempo nella gabbia dorata di una lussuosa villa isolata mentre gli uomini di famiglia, ossessionati dal denaro, partono per fare affari, è tutt'altro che facile per la giovane, bella, sensibile e fragile Itto (Oumaïma Barid alla sua prima apparizione sullo schermo) nonostante l'amore del marito Amine (Mehdi Dehbi). Ma tutto cambia molto rapidamente quando la regione viene isolata dall'esercito per un motivo oscuro e spaventoso.

Separata dall'intera famiglia bloccata nella casa del governatore a Khourigba, Itto, armata del suo solo cellulare, cerca di raggiungerla, montando sullo scooter di un vicino per le strade deserte nel cuore delle montagne dell'Atlante. Ma tradita, si ritrova ancora più a Sud, in un piccolo villaggio rurale dove incontra Fouad (Fouad Oughaou) che accetta, nonostante la sua rabbia contro i privilegi dei possidenti e il dogmatismo religioso, di aiutarla a tornare al Nord. Soprattutto, lo strano evento scatenante è diventato globale: è un'invasione extraterrestre le cui ripercussioni su scala individuale e collettiva sono indicibili e ancora molto misteriose. Per Itto inizia anche un inquietante viaggio interiore verso il risveglio...

Nell'arco di una settimana, l'appassionante trama scritta dalla regista procede su un filo saldamente teso tra realismo e suggestione fantastica, giocando su un'incarnazione aliena intermedia attraverso gli animali (i cani, gli uccelli) e su un dipanarsi sottile dell'atmosfera. Spingendosi fino allo sdoppiamento mistico, il film intreccia profondamente la storia di una liberazione femminista e il bisogno di una rinascita sociale e religiosa, passando per un caos che rivela i legami che costituiscono l'intero tessuto degli esseri umani e della natura. Un viaggio iniziatico ("se conosci te stesso, conosci la verità di tutto") che rinnova molto abilmente i codici del cinema di genere facendo leva su una padronanza visiva e sonora impressionante per un'opera prima (menzioni speciali vanno a Noé Bach per la fotografia e ad Amine Bouhafa per la musica). Un debutto piuttosto notevole per Sofia Alaoui che incontrerà facilmente il gusto di molti spettatori.

Prodotto da Wrong Films e SRAB Films, e coprodotto da Arte France Cinéma e le società marocchine Dounia Productions e Jiango Films, Animalia è venduto da Totem Films.

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(Tradotto dal francese)

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