email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

FILM / RECENSIONI Belgio

Recensione: The Chapel

di 

- Dominique Deruddere ci porta dietro le quinte del prestigioso Concorso Regina Elisabetta, in compagnia di una giovane pianista virtuosa divorata dai suoi demoni interiori

Recensione: The Chapel
Taeke Nicolaï in The Chapel

Dopo una quindicina d’anni trascorsi negli Stati Uniti, Dominique Deruddere (selezionato per l'Oscar del miglior film straniero nel 2001 per Assolutamente famosi) torna in Belgio con The Chapel [+leggi anche:
trailer
intervista: Dominique Deruddere
scheda film
]
, presentato in apertura del Festival di Ostenda, un dramma psicologico su una giovane pianista virtuosa che dovrà vincere i propri demoni per far esprimere la sua arte.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

Jennifer è nata per questo. Fin dalla prima infanzia suona il pianoforte, fortemente sostenuta dalla madre, che fa tutto ciò che è in suo potere per alimentare la sua passione. Una serie di sacrifici che sono serviti, poiché, giunta all'età adulta, la giovane è in lizza per partecipare a uno dei concorsi di musica classica più prestigiosi al mondo, il Concorso Regina Elisabetta. Si ritrova quindi catapultata nella "cappella", la residenza d'eccezione dove i finalisti sono confinati nei giorni che precedono la finale del concorso, per permettere loro di proteggersi dalle pressioni del mondo esterno, e di prepararsi al meglio per il loro grande momento. Questo isolamento, però, fa emergere ovviamente le tensioni tra i partecipanti, ma anche conflitti più intimi. Di fronte a questa introspezione forzata, Jennifer si ritrova assalita da ricordi che fino a quel momento aveva preferito dimenticare.

Fino a che punto possiamo spingerci per realizzare i nostri sogni e, a latere, fino a che punto i nostri genitori sono disposti a spingersi per realizzare i loro attraverso di noi? Questa è una delle domande sollevate da Dominique Deruddere in The Chapel. L'innegabile vocazione della sua eroina vacilla nonostante il suo innegabile talento quando viene a conoscenza delle azioni intraprese dai suoi genitori per consentirle di diventare la pianista che è oggi. In uno scenario cinematografico così ideale – questa "cappella" che richiede un'evidente unità di luogo, un'unità di tempo (la settimana di prove prima della finale) unita a una drammaturgia perfetta (i candidati lasciano i luoghi man mano che si esibiscono al concorso), e un efficace cast di personaggi (12 semifinalisti provenienti da tutto il mondo, uniti dalla passione per il pianoforte, divisi dal loro sogno comune) – sarebbe facile immaginare l'irruzione di un dramma alla Agatha Christie, o un teen slasher all’americana, comunque un po' cerebrale. Non è sicuramente questa la strada scelta dal regista fiammingo, che preferisce concentrarsi sulla lotta della sua protagonista per risolvere i propri traumi. Peccato che il film non sia più avvincente nella sua narrazione, ma gli spettatori apprezzeranno comunque la sobria efficacia con cui sono dirette le scene al pianoforte, siano esse prove o concerti, scene brillantemente servite dall'intensità magnetica dell'attrice protagonista Taeke Nicolaï ogni volta che si avvicina al suo strumento.

The Chapel è prodotto da Savage Film (Belgio) e coprodotto da Tarantula (Belgio). Le vendite internazionali sono gestite da Picture Tree International ; Paradiso distribuirà il film in Belgio l’8 febbraio prossimo.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

(Tradotto dal francese)

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Privacy Policy