27/01/2023 - Il documentario di Roman Liubyi racconta la storia di come il volo 17 della Malaysian Airlines si sia schiantato al suolo nella regione di Donetsk nel 2014, provocando 298 vittime

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intervista: Roman Liubyi
scheda film] di Roman Liubyi, presentato al Sundance, inizia con filmati d'archivio sulla costruzione dei sistemi antiaerei russi BUK. Questi video danno il tono all'intero film, che è pieno di propaganda russa. È con l'aiuto di questo cannone antiaereo che il volo 17 della Malaysian Airlines è stato abbattuto nell'estate del 2014 vicino a Donetsk. E se Klondike [+leggi anche:
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intervista: Maryna Er Gorbach
scheda film] di Marina Er Gobach ci racconta le conseguenze di questo incidente aereo per una famiglia ucraina, nel film di Liubyi la storia viene esaminata da un'angolazione leggermente diversa. Si tratta di un film investigativo, creato a partire da numerose storie su Internet e materiali d'archivio, che cerca di spiegare il perché di questa tragedia.

L'incidente del Boeing 777 è avvenuto il 17 luglio 2014, alle 16:20 ora locale. L'aereo di linea, che effettuava il volo MH17 da Amsterdam a Kuala Lumpur, è stato colpito da un missile, come stabilito dalle indagini. Nessuna delle 298 persone a bordo dell'aereo è sopravvissuta. Gli investigatori sono certi che il BUK che ha sparato contro il Boeing sia entrato in territorio ucraino dalla 53esima Brigata di Difesa Aerea della Federazione Russa, con base vicino a Kursk, e che, poco dopo la tragedia, sia stato trasportato nuovamente oltre il confine in territorio russo. L'indagine conclude inoltre che nessuno degli imputati ha partecipato personalmente al lancio del missile, ma "hanno condotto congiuntamente il piano per distruggere l'aereo". Tutti gli imputati sono stati inseriti nella lista dei ricercati internazionali. L'ufficio del procuratore ha chiesto per loro l'ergastolo e il verdetto è stato annunciato il 17 novembre 2022 all'Aia.

Tutti questi eventi sono presenti nel film di Liubyi, un documentarista esperto del gruppo cinematografico ucraino Babylon'13, che aveva già esordito con War Note [+leggi anche:
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scheda film]. Si trattava di una storia montata a partire da video personali di combattenti ucraini che dal 2014 lottavano contro le forze della Repubblica Popolare di Donetsk e della Repubblica Popolare di Luhansk. Il film raccontava in modo veritiero la vita dei soldati ucraini nelle trincee. Iron Butterflies prosegue il tema militare e con questo film Liubyi sottolinea il fatto che la guerra tra Russia e Ucraina non è iniziata nel 2022, ma nel 2014, concentrandosi su uno dei più grandi crimini di guerra russi che ha causato perdite internazionali.

Liubyi utilizza non solo uno stile documentaristico-cronachistico, ma anche elementi teatrali, rendendo il formato del film ancora più ibrido. C'è una scena in cui una fila di parenti delle vittime si estende per un intero campo verso l'aereo di linea abbattuto. Il regista ha girato questa sequenza con l'aiuto di attori ucraini e della coreografa britannica Bridget Fiske.

La fine del film è profondamente simbolica, poiché mostra l'evacuazione degli ucraini attraverso il ponte di Irpin nel marzo 2022. Liubyi ha trascorso un mese in questo luogo cercando di portare via la sua famiglia. L'ironia della sorte vuole che il regista abbia trascorso qui la sua infanzia e che abbia persino scritto con le sue mani dei graffiti su questo stesso ponte.

Iron Butterflies ripercorre il periodo 2014-2022, fino all'inizio della guerra su larga scala che la Russia sta conducendo contro l'Ucraina, ed è solidale con tutti coloro che hanno perso i propri cari in questa guerra. Il termine "farfalle di ferro" si riferisce all'esatto tipo di schegge che hanno ucciso le 298 persone a bordo dell'MH17, e quelle persone rimarranno per sempre nella nostra memoria grazie a questo documentario infinitamente veritiero e profondo.

Iron Butterflies è una produzione di Babylon’13 e TRIMAFILM (Germania).

(Tradotto dall'inglese da Alessandro Luchetti)