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BERLINALE 2023 Concorso

Recensione: Disco Boy

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- BERLINALE 2023: Giacomo Abbruzzese si libera da generi in un'opera prima intensa e molto promettente che mescola Europa, Africa, guerra e animismo, interpretata dall'ottimo Franz Rogowski

Recensione: Disco Boy
Franz Rogowski in Disco Boy

"Siete pronti a correre dei rischi? - Chi ha paura, resti a casa". Come il suo protagonista bielorusso arruolatosi nella Legione Straniera dopo aver attraversato clandestinamente l'Europa per raggiungere la Francia, il cineasta italiano Giacomo Abbruzzese non ha paura, come dimostra il suo originalissimo primo lungometraggio, Disco Boy [+leggi anche:
trailer
intervista: Giacomo Abbruzzese
scheda film
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, proiettato in concorso alla Berlinale.

Viaggio sia geografico (la trama si sposta poi in Africa, nel delta del Niger prima di tornare a Parigi) sia mistico (fantasmi, visioni e possessione/redenzione/liberazione), questo film di guerra strano, molto fisico e sensoriale, nutrito di fuggitivi indizi e di un simbolismo criptato sotto l'intensa superficie dell'azione, impone uno stile personale di grande modernità che ha assimilato perfettamente le influenze, da Apocalypse Now alle tensioni geopolitiche globali delle migrazioni (e la predazione dannosa per l'ambiente delle materie prime), dall'indottrinamento delle menti alla comunicazione sciamanica diretta con le anime.

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Aleksei (l'introverso, febbrile e intenso attore tedesco Franz Rogowski) ha la matricola 021. Dopo un addestramento estremo, ora è un legionario. Tra cinque anni potrà avere il passaporto francese e cambiare nome. Ma porta con sé il peso pietrificante del suo passato e soprattutto degli otto giorni che lo hanno portato in Francia all'inizio del film: dopo aver attraversato il confine polacco su un autobus di operai, è fuggito con l'amico Mikhail (Michał Balicki), ma quest’ultimo è annegato durante il viaggio. La vita di Aleksei è ora circoscritta ai suoi compagni di combattimento internazionali plasmati dai motti del sergente istruttore: "Per dimenticare il freddo, devi dimenticare il caldo", "Guarda con il cuore, non con gli occhi".

Molto più a sud, in Nigeria, Jomo (il gambiano Morr N'Diaye) guida i ribelli del MEND nella loro lotta ("i nostri occhi sono aperti") contro l'imperialismo economico che sta avvelenando il futuro della regione (fabbriche petrolifere che evocano L'Inferno di Dante). Ma lui e sua sorella Udoka (l'ivoriana Laetitia Ky) sono anche figli delle danze animiste, e la sua traiettoria incrocerà quella di Aleksei (inviato in missione per recuperare ostaggi), nella giungla, nella notte, nel mezzo di un fiume. Solo uno sopravviverà, ed è un film completamente diverso, più mentale, più onirico quello che inizia...

Cineasta evidentemente molto dotato nella restituzione delle atmosfere (aiutato dalla bravissima direttrice della fotografa Hélène Louvart e dall’appassionante compositore Vitalic), Giacomo Abbruzzese non si impelaga in dialoghi inutili, privilegiando percussioni o incantesimi (sequenza con le telecamere termiche, suoni notturni della giungla, elementi come l'acqua, il fuoco, il fango, uno spettacolare argano per elicotteri, un locale notturno New Age, ecc.), l'espressionismo contenuto degli interpreti, o anche canzoni integrate nella narrazione (Amoureux solitaires di Lio e Non, je ne regrette rien di Edith Piaf). È tutto un arsenale che il regista manovra abilmente, sapientemente orchestrato su ritmi serrati in un'opera prima un po' ellittica riguardo alle sue profonde intenzioni "filosofico-magiche", ma non importa, perché perfettamente in linea con l’ardore sconfinato del suo tempo e di un cinema a cavallo tra generi diversi.

Prodotto dalla società francese Films Grand Huit e coprodotto dai suoi connazionali di Division, dagli italiani di Dugong Films, i belgi di Panache Productions e della Compagnie Cinématographique, e i polacchi di Donten & Lacroix, Disco Boy è venduto nel mondo da Charades.

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(Tradotto dal francese)


Photogallery 19/02/2023: Berlinale 2023 - Disco Boy

24 immagini disponibili. Scorri verso sinistra o destra per vederle tutte.

Giacomo Abbruzzese, Laëtitia Ky, Franz Rogowski, Morr Ndiaye, Leon Lučev, Matteo Olivetti
© 2023 Fabrizio de Gennaro for Cineuropa - fadege.it, @fadege.it

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