email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

BERLINALE 2023 Panorama

Recensione: Silver Haze

di 

- BERLINALE 2023: La regista olandese Sacha Polak ritrova Vicky Knight, l'attrice protagonista di Dirty God, in questo racconto romantico tratto in parte dalla vita di quest'ultima

Recensione: Silver Haze
Esmé Creed-Miles e Vicky Knight in Silver Haze

Silver Haze [+leggi anche:
trailer
scheda film
]
è opera della sceneggiatrice e regista Sacha Polak, che è olandese, ma è ambientato in gran parte nell'East London ed è impregnato di un'atmosfera decisamente britannica, che ci ricorda i precedenti registi europei che hanno filmato e talvolta compreso gli Stati Uniti meglio degli americani stessi. Dopo Dirty God [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Sacha Polak
scheda film
]
, che vedeva la partecipazione della stessa attrice non professionista, la notevole Vicky Knight, Polak ha centrato in pieno l'atmosfera, a partire da come la combinazione di colori blu pallido e metallico evoca il titolo del film, e anche la tagliente tensione delle sue scene d'insieme. Tuttavia, soprattutto nella seconda parte, anche la più seducente maestria registica del mondo non può salvare una sceneggiatura che spesso sembra quel che rimane di diverse prime stesure e riscritture d'emergenza.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

Polak è passata dai provocatori lungometraggi olandesi (alcuni dei quali sono stati precedentemente premiati alla Berlinale) ad un cupo cinema britannico, e ora sta costellando il suo curriculum di costose partecipazioni a show in streaming per piattaforme come Amazon Prime e Paramount+. Silver Haze, presentato in anteprima nella sezione Panorama della Berlinale, era uno dei titoli più attesi, e la presenza della Knight sconfessa il triste destino di molte accattivanti interpreti non professioniste, che spesso vengono abbandonate quando i loro registi passano a livelli per così dire più alti.

Dirty God aveva inserito le cicatrici sul viso della Knight in una storia ispirata alla recente ondata di terribili attacchi con l'acido nel Regno Unito, spesso perpetrati da uomini vendicativi nei confronti delle loro partner femminili. Silver Haze prende spunto dalla sua stessa vita di sopravvissuta a un incendio in casa. Dopo la affascinante manipolazione, nel film precedente, delle nozioni di positività del corpo e persino di voyeurismo, questo sfondo della trama fornisce un motivo drammatico piuttosto scricchiolante per scoprire la responsabilità di un presunto attacco incendiario, avvenuto mentre lei dormiva nella stanza sopra il pub della sua famiglia.

Knight interpreta Franky, un'infermiera d'ospedale abile e compassionevole, audace e volitiva, anche quando subisce osservazioni occasionali tipo "Cosa ti è successo?" da parte dei suoi pazienti. Una di loro, Florence (Esmé Creed-Miles), si sta riprendendo da un tentativo di suicidio e, in una svolta che i primi spettatori hanno accolto con ingiusto cinismo, alla fine accoglie Franky nella sua vita come amante, offrendole un rifugio sicuro nella sua casa di Southend-on-Sea, dopo che quest'ultima ha dovuto affrontare l'omofobia della sua famiglia (con la quale ha recentemente convissuto).

Da questo punto in poi, l'impegno e la coerenza della narrazione subiscono purtroppo una battuta d'arresto, poiché Polak non riesce a trovare un'architettura della trama che permetta a Franky di confrontarsi ulteriormente con le persistenti difficoltà mentali di Florence, ma anche di tornare a Londra per una resa dei conti catartica con l'amante e ora moglie del padre, oggetto di pettegolezzi nel quartiere per il suo coinvolgimento nell'incendio. Proseguendo nel film, che ha tutte le buone intenzioni ma crea un imbarazzante spostamento del punto di vista, Franky diventa una figura di infermiera surrogata per Alice (Angela Bruce), la nonna di Florence malata di cancro, lasciandola a badare a casa mentre la carriera di attrice della sua ex decolla improvvisamente a Londra.

Delusioni a parte, Silver Haze può essere virtuosamente visto, in termini di pratica di strumenti musicali, un po’ come un esercizio di diteggiatura drammaturgico per Polak, che continua a creare belle vetrine per Vicky Knight e si gode la gioia di una collaborazione reciprocamente arricchente.

Silver Haze è una produzione olandese-britannica di Emu Films e Viking Film. New Europe Film Sales si occupa delle vendite internazionali.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

(Tradotto dall'inglese)

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Privacy Policy