Recensione: About Dry Grasses
- CANNES 2023: Nuri Bilge Ceylan firma un nuovo capolavoro nel suo stile inimitabile, indagando furtivamente le tensioni esistenzialiste con la padronanza cinematografica di un grande maestro

È con la sublime inquadratura di un uomo che cammina da solo nel grande bianco di un'Anatolia innevata che si apre il nuovo film di Nuri Bilge Ceylan, About Dry Grasses [+leggi anche:
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intervista: Nuri Bilge Ceylan
scheda film], presentato in concorso al 76° Festival di Cannes. Certo, conosciamo bene il suo stile, il ritmo paziente prediletto dal maestro turco, la sua scienza sociale cinematografica applicata alla navigazione nelle acque agitate dell'ordinario e di una natura umana piena di contraddizioni, piccoli tradimenti dell'idealismo, doppi sensi e paradossi di sentimenti sotterranei che affiorano all'improvviso. Ma il regista sa cogliere e orchestrare ritratti e prospettive in modo così perfetto, dominando completamente la sua arte, da toccare l'essenziale, lavorando sull'impercettibile come una lettera non sigillata e aperta a chiunque voglia leggerla.
"Hai sfiorato l’incidente, alcuni studenti ti accusano di gesti inappropriati". Samet (l'eccellente Deniz Celiloğlu) e Kenan (Musab Ekici) si accasciano letteralmente nell'ufficio del rettore. I due insegnanti, colleghi e coinquilini, condividono da quattro anni la stessa irrilevante (ma bonaria) quotidianità nella scuola media di una piccola, deprimente e isolatissima cittadina, che Samet sogna di lasciare per trasferirsi a Istanbul alla fine dell'anno scolastico in corso. "Siamo colpevoli ma non sappiamo di cosa!". La denuncia, anche se soppressa a livello amministrativo, altera il rapporto di Samet con i suoi studenti, poiché sospetta di Sevim (Ece Bağci) senza avere il diritto, come prevede il regolamento, di indagare direttamente. Quanto all'amicizia con Kenan, questa viene gradualmente e surrettiziamente danneggiata dall'irruzione nelle loro vite di Nuray (Merve Dizdar), un'attraente insegnante e attivista che torna nel Paese dopo essere stata vittima di un attentato. I due eventi si intrecciano pronti a esplodere come bombe a orologeria...
Nuri Bilge Ceylan è un esperto nell'arte di mantenere le distanze, distillando microinformazioni che permettono di definire l'ambiente e i personaggi con un tono realistico e di grande precisione, prima di immergersi bruscamente nella fonte, in quelle zone grigie dove le motivazioni autentiche e gli atti più ordinari assumono le dimensioni di dibattiti controversi sul bene e il male, l'educazione, l'individuo e la collettività, la gioventù, la verità e la falsità, l'amore, la militanza, ecc. Questo film di Ceylan è immenso, affascinante nella sua capacità di catturare e riflettere sulla vita. "Sono un uomo, nulla di ciò che è umano mi è estraneo", questi versi del poeta latino Terenzio, infilati nel corso del film, calzano come un guanto al cineasta turco che sa anche dirigere alla perfezione e tessere metafore politiche indicibili.
Prodotto dalla turca NBC Film, i francesi di Memento Production ee i tedeschi di Komplizen Film, in coproduzione con le svedesi Second Land e Film i Väst, con Playtime, Arte France Cinéma, Bayerischer Rundfunk et TRT Sinema, About Dry Grasses è venduto da Playtime.
(Tradotto dal francese)
Photogallery 20/05/2023: Cannes 2023 - About Dry Grasses
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© 2023 Fabrizio de Gennaro for Cineuropa - fadege.it, @fadege.it
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