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TRIBECA 2023

Recensione: The Gullspång Miracle

di 

- Il primo lungometraggio di Maria Fredriksson racconta un'inquietante storia di ricongiungimento familiare che si evolve gradualmente in uno strano mystery-drama

Recensione: The Gullspång Miracle
Olaug in The Gullspång Miracle

Il primo lungometraggio di Maria Fredriksson, The Gullspång Miracle [+leggi anche:
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scheda film
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, è sicuramente unico nel suo genere. Il documentario inizia come un'insolita storia di ricongiungimento familiare, ma poi prende una piega inaspettatamente oscura e misteriosa. La coproduzione svedese-norvegese-danese è stata presentata in anteprima mondiale al Tribeca Film Festiva ed è stato programmato anche nella sezione Memories dello Sheffield DocFest.

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Nel film scopriamo innanzitutto che una premonizione divina ha portato due sorelle sessantenni, May e Kari, ad acquistare un appartamento nella piccola città svedese di Gullspång. Inaspettatamente la venditrice, una donna di nome Olaug, è identica alla sorella maggiore di May e Kari, Lita, suicidatasi nel luglio 1988. Le tre decidono di sottoporsi insieme al test del DNA e scoprono di essere effettivamente sorelle e che Olaug è la gemella perduta di Lita. Sembra che Olaug sia stata registrata con una data di nascita diversa e che sia stata data dal padre a un'altra famiglia. All'epoca i gemelli erano una delle ossessioni del Reich e venivano spesso usati per esperimenti medici, quindi dovevano scegliere se vivere in segreto o essere separati.

Olaug è cresciuta in una famiglia benestante dall'altra parte della Norvegia e ha intrapreso una brillante carriera nell'esercito. D'altra parte, May, Kari, la sorella Solveig e il fratello Arnt hanno trascorso la loro giovinezza in una minuscola casa in una piccola città e sono cresciuti in un ambiente molto religioso.

Tutto questo ci fa pensare che assisteremo alla storia di un ricongiungimento "miracoloso" con un lieto fine piuttosto scontato. Ma non è così, perché il background e le idee di Olaug si scontreranno presto con quelle della sua nuova famiglia, provocando pensieri (e parole) spiacevoli da entrambe le parti. May e Kari sono particolarmente sorprese di come i modi e l'aspetto di Olaug siano identici a quelli della loro defunta sorella, ma la sua personalità sia totalmente opposta.

Nel frattempo, Olaug sembra determinata a scoprire cosa è successo a Lita. Non è convinta della spiegazione fornita dalla sua famiglia sulla morte della sorella gemella e inizia a mettere in discussione l'intera indagine della polizia e poi la sua stessa parentela, chiedendo un nuovo test del DNA.

Ciò che ne consegue è a dir poco sorprendente, surreale e inquietante.The Gullspång Miracle si sviluppa in una sorta di mystery-drama più strano della finzione stessa su identità, segreti di famiglia e bisogno di credere. Tutta la seconda parte del film offre un'atmosfera bizzarra, simile a quella di Twin Peaks, forse volutamente accentuata dalle frequenti inquadrature che ritraggono una foto della giovane Lita davanti allo stesso sfondo di legno, che può vagamente ricordare quella di Laura Palmer.

La sequenza di chiusura e lo strano messaggio vocale post-titoli di coda lasciato da Olaug ci calano nell'angoscia più totale, tanto che potremmo iniziare a chiederci se tutto questo sia stato inventato da alcune delle persone coinvolte, o addirittura dalla stessa regista.

La verità è che probabilmente non lo sapremo mai. Il mistero e la sensazione di perplessità lasciati da questo film lo rendono comunque un oggetto cinematografico particolare e avvincente, difficile da dimenticare.

The Gullspång Miracle è prodotto dalla svedese Ballad Film, in coproduzione con SVT, Film i Väst, Film Stockholm, la norvegese Mer Film e la danese Good Company Pictures.

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(Tradotto dall'inglese)

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