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TRANSILVANIA 2023

Recensione: Arsenie. An Amazing Afterlife

di 

- Il documentario di Alexandru Solomon esplora la fascinazione dei rumeni per un monaco morto

Recensione: Arsenie. An Amazing Afterlife

Dopo essersi addentrato con il suo precedente documentario Tarzan’s Testicles [+leggi anche:
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nella realtà dell'Abkhazia, lo Stato sulla costa orientale del Mar Nero riconosciuto solo parzialmente, il regista rumeno Alexandru Solomon dirige il suo sguardo verso una parte altrettanto sfuggente della vita nell'attuale Romania: l'ossessione locale per Arsenie Boca, un monaco e teologo perseguitato dal regime comunista, morto poche settimane prima della rivoluzione del 1989.

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Il documentario di Solomon Arsenie. An Amazing Afterlife [+leggi anche:
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, proiettato al Transilvania International Film Festival, inizia con un filmato del 2017, quando il regista si tagliò una mano davanti al Palazzo del Patriarcato di Bucarest, per protestare contro la visita di Kirill, il patriarca russo fervente sostenitore di Vladimir Putin. La protesta di Solomon lo ha portato all'attenzione delle autorità rumene che, completamente ignare del fatto che si trattasse di una performance, gli hanno consigliato di rivolgersi a uno psichiatra. Questo filmato sembra suggerire un altro approccio al tema ma, visto che la Chiesa ortodossa gli nega costantemente l'accesso (il regista è ebreo, e lo apprendiamo molto presto nel documentario), Solomon decide di creare un contesto più accogliente: attraverso un'agenzia specializzata nella ricerca di comparse per film e pubblicità, ingaggia un gruppo di "liberi pensatori" e li guida in un pellegrinaggio incentrato sulla vita di Arsenie Boca.

L'approccio richiama alla mente un altro documentario, Free Dacians [+leggi anche:
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di Monica Lăzurean-Gorgan e Andrei Gorgan, sulla fascinazione di alcuni rumeni per una visione decisamente apocrifa delle gesta eroiche e dello stile di vita sano dei Daci prima della loro conquista da parte dei Romani quasi due millenni fa. Analogamente a Free Dacians, Arsenie. An Amazing Afterlife mostra un gruppo di individui che fanno e dicono cose piuttosto bizzarre sullo schermo, il che rende la visione particolarmente divertente perché offre momenti di pura comicità (anche se piuttosto involontaria).

Fin dall'inizio sappiamo che questi individui sono stati selezionati in base ai loro interessi e alle loro opinioni su Arsenie Boca e sul misticismo, quindi il confine tra realtà e finzione non è affatto chiaro. Anche le persone più serie iniziano a recitare non appena la telecamera si accende, e in questo caso si potrebbe pensare che ci sia un piano definito fin dall'inizio. Spinti nella giusta direzione dal regista (a volte lo vediamo fare domande sullo schermo), i protagonisti parlano con disinvoltura di Boca, dei suoi "miracoli", della sua persecuzione da parte dei comunisti e persino del suo interesse per l'attività del Movimento Legionario, un'organizzazione ultranazionalista e violentemente antisemita che fu messa al bando nel 1942.

Alla fine quello che abbiamo è una serie di opinioni altamente eterodosse (per usare un gioco di parole) su argomenti sfuggenti e il messaggio che ci arriva è che ci saranno sempre persone la cui visione del mondo è molto diversa dalla nostra. Nel documentario, queste persone riversano sul pubblico parte delle loro realtà, e si può finire per pensare che queste realtà possano essere più "miracolose" dell'immaginazione anche del più talentuoso degli sceneggiatori.

Arsenie. An Amazing Afterlife è prodotto dalla rumena microFilm, in coproduzione con Paul Thiltges Distributions (Lussemburgo) e Hi Film Productions (Romania). Il documentario sarà distribuito in patria da microMULTILATERAL il 1° settembre.

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(Tradotto dall'inglese)

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