PRODUZIONE / FINANZIAMENTI Italia / Francia
Il decimo film di Paolo Sorrentino è una lettera d'amore a Napoli
- A fine giugno iniziano tra Napoli e Capri le riprese del nuovo film del regista premio Oscar, che racconterà la vita di Partenope, dagli Anni 50 ad oggi

La vita di Partenope (nella mitologia greca, la sirena che fondò la città di Napoli) che si chiama come la sua città, ma non è né una sirena, né un mito. Dal 1950, quando nasce, fino a oggi. Questo il plot del decimo film, dal titolo ancora sconosciuto, del premio Oscar Paolo Sorrentino, che torna sul set dal fine giugno. Le riprese si svolgeranno tra Napoli e Capri. Recentemente a Napoli il regista ha effettuato delle riprese durante la festa per la vittoria del terzo scudetto della squadra di calcio, che dovrebbero essere inserite nel film. Il film è una coproduzione tra Italia e Francia di Lorenzo Mieli per The Apartment Pictures, una società del gruppo Fremantle, Anthony Vaccarello per Saint Laurent, Paolo Sorrentino per Numero 10 e Ardavan Safaee per Pathé. Le vendite internazionali saranno gestite da UTA e Fremantle.
Scritto dallo stesso Sorrentino, il film racconta tutto il lunghissimo repertorio dell’esistenza della protagonista: “la spensieratezza e il suo svenimento, la bellezza classica e il suo cambiamento inesorabile, gli amori inutili e quelli impossibili, i flirt stantii e le vertigini dei colpi di fulmine, i baci nelle notti di Capri, i lampi di felicità e i dolori persistenti, i padri veri e quelli inventati, la fine delle cose, i nuovi inizi. Gli altri, vissuti, osservati, amati, uomini e donne, le loro derive malinconiche, gli occhi un po' avviliti, le impazienze, la perdita della speranza di poter ridere ancora una volta per un uomo distinto che inciampa e cade in una via del centro. Sempre in compagnia dello scorrere del tempo, questo fidanzato fedelissimo. E di Napoli, che ammalia, incanta, urla, ride e poi sa farti male”, scrive il regista in una nota.
Nel cast Luisa Ranieri (già in È stata la mano di Dio [+leggi anche:
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scheda film], anche in 7 donne e un mistero [+leggi anche:
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scheda film] e tra poco in Nuovo Olimpo di Ferzan Ozpetek), Silvio Orlando (di recente in Il sol dell’avvenire [+leggi anche:
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scheda film] e Siccità [+leggi anche:
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scheda film]), Stefania Sandrelli (vincitrice di tre David di Donatello, Leone d'oro alla carriera a Venezia nel 2005, vista di recente in Acqua e anice [+leggi anche:
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scheda film]), Isabella Ferrari (già in La grande bellezza [+leggi anche:
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scheda film], di recente in Rapiniamo il Duce [+leggi anche:
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scheda film]), Peppe Lanzetta (già in L’uomo in più [+leggi anche:
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scheda film], l’anno scorso in La cura), Alfonso Santagata (l’anno scorso in Astolfo [+leggi anche:
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scheda film]), Lorenzo Gleijeses, Silvia Degrandi, Celeste Dalla Porta.
Alla fotografia Daria D’Antonio, che ha collaborato con Sorrentino per È stata la mano di Dio, Leone d’Argento - Gran Premio della Giuria a Venezia 2021, così come il montatore Cristiano Travaglioli.
Il film precedente del regista, È stata la mano di Dio, è stato nominato all’Oscar per il miglior film internazionale, e ha vinto il David di Donatello per il miglior film. Il regista aveva presentato anche a Venezia The Young Pope e The New Pope [+leggi anche:
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scheda series], dopo essere selezionato in concorso a Cannes sei volte, le più recenti con La grande bellezza, vincitore dell’Oscar e il European Film Award per il miglior film, e La giovinezza [+leggi anche:
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scheda film], anche vincitore dell’European Film Award per il miglior film.
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