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NIFFF 2023

Recensione: Pandemonium

di 

- Quarxx ci fa viaggiare tra gli angoscianti gironi di un inferno più umano che dantesco, un luogo oscuro nel quale all’umanità viene rifiutata qualsiasi forma di redenzione

Recensione: Pandemonium
Hugo Dillon e Arben Bajraktaraj in Pandemonium

Presentato in prima mondiale al NIFFF - Neuchâtel International Fantastic Film Festival nella sezione Ultra Movies, Pandemonium, ultima fatica dell’artista multimediale francese Quarxx, non indietreggia di fronte a nulla proponendo al pubblico di immergersi in un mondo angosciante, crudele e spietato dal quale è impossibile fuggire. I mostri, o meglio coloro che scelgono di affrontare le tenebre, fanno parte dell’universo stralunato di Quarxx. Primo fra tutti, il protagonista del suo primo lungometraggio Tous les dieux du ciel [+leggi anche:
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che racconta la storia di un fratello attanagliato dalla colpa e di sua sorella costretta a letto a causa di un tragico incidente. Un film coraggioso e potente che mette in scena due personaggi uniti da un tragico destino, due outsiders che cercano di far valere la propria stralunata realtà. Pandemonium in cui i protagonisti si confrontano con le proprie colpe, con scelte che marcheranno a fuoco la loro esistenza ultraterrena, si inserisce nella stessa corrente.

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La realizzazione di Pandemonium è durata tre anni, una lunga e necessaria gestazione che ha permesso a Quarxx di esplorare in profondità i suoi demoni interiori, per poi proporre al pubblico la sua propria visione degli inferi. Pandemonium è composto da tre storie che si intrecciano tra loro indelebilmente. La prima, che serve da filo conduttore alla narrazione, mette in scena un incidente autostradale nel quale un misterioso personaggio chiamato Nathan (Hugo Dillon) cerca di sfuggire al suo tragico destino. Ad aiutarlo nell’accettazione di una fine che non ha di certo programmato, ci pensa Daniel (Arben Bajraktaraj), il motociclista che ha causato l’incidente, sorta di guida verso un aldilà che non promette nulla di buono. I due (anti) eroi saranno confrontati alla dura realtà del giudizio universale e le loro azioni esaminate e pesate sulla bilancia del bene e del male. Purtroppo per loro, l’ago della bilancia penderà verso la porta dell’inferno, un luogo tutto fuorché ameno nel quale il dolore diventa pane quotidiano.

Malgrado la tragicità della situazione, Quarxx riesce a smorzare i toni grazie ad un umorismo caustico che trasforma la discesa agli inferi in un momento di puro surrealismo horror. Catapultato suo malgrado in Inferno, Nathan è attorniato dai cadaveri di persone che, come lui, sono state giudicate colpevoli. Tra queste ritroviamo una principessa infante dai tratti antisociali (l’incredibilmente promettente Manon Maindivide) accompagnata dal suo mostruoso valletto (Carl Laforêt), ghiotto di tartine alla marmellata e di emoglobina. La loro è una storia di follia e ossessioni, di spensieratezza dell’infanzia e di istinti omicidi che non possono essere imbrigliati. Ad accompagnare la giovane principessa psicopatica ci pensa un binomio formato da madre e figlia (incredibili Ophélia Kolb e Sidwell Weber), unite per sempre nel dolore e nella sofferenza. Quarxx ci racconta la loro storia, le difficoltà della madre nell’accettare il suicidio della figlia vittima di bullismo e il senso di colpa nei confronti di un’adolescente che aveva mostrato i segni della propria sofferenza senza però ricevere l’aiuto tanto bramato.

Trittico dedicato all’esplorazione del senso di colpa e della punizione divina, Pandemonium è un film al contempo radicale e angosciante, affascinante e velenoso, un salto nel buio tra le braccia di personaggi costretti ad affrontare le tenebre fino al punto di non ritorno.

Pandemonium è prodotto dalla francese Transgressive Production.

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(Tradotto dal francese)

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