email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

KARLOVY VARY 2023 Proiezioni speciali

Recensione: Snake Gas

di 

- Il film di Daniel Jařab sarà meno inebriante di quanto il suo nome e l'idea alla base suggeriscano, ma è comunque una discreta rivisitazione di Apocalypse Now in Europa

Recensione: Snake Gas
Stanislav Majer in Snake Gas

Ci sono stati così tanti adattamenti cinematografici falliti e mai prodotti del racconto Cuore di tenebra di Joseph Conrad prima di quello riuscito e ormai leggendario, Apocalypse Now (1979) di Francis Ford Coppola. Coppola ha dimostrato che un'opera letteraria apparentemente non adattabile, in realtà lo è abbastanza se interpretata in modo libero. Da allora, ci sono stati film che hanno tratto almeno in parte ispirazione dalla novella di Conrad, come Vinyan [+leggi anche:
trailer
scheda film
]
di Fabrice du Welz o Ad Astra di James Gray, ma ora è il momento giusto per una nuova, meticolosa e accurata ricontestualizzazione del materiale di partenza.

Pronti o no, ecco Snake Gas, scritto e diretto da Daniel Jařab, i cui lavori precedenti includono opere storiche e di genere come Vaterland - A Hunting Logbook (2004), Head - Hands - Heart (2010) e Secret Agent (2020). Questa rivisitazione moderna ed europea dell'opera di Conrad è stata presentata in anteprima nella sezione Proiezioni speciali di Karlovy Vary e, sebbene la sua prospettiva sia paneuropea, potrebbe rivelarsi più difficile del previsto venderla per la distribuzione internazionale.

Il nostro eroe è Robert Klein (Stanislav Majer), la cui tranquilla esistenza di insegnante in Francia viene interrotta dalla notizia della scomparsa del fratello Emanuel (Václav Vašák), che conosceva appena. Mentre si occupa degli affari che il fratello ha lasciato in sospeso, Robert viene invitato dal socio del fratello a fare un viaggio in un luogo senza nome dove Emanuel cacciava anguille e le spediva, inscatolate, a un importatore giapponese. L'anonimo luogo, che assomiglia al Delta del Danubio in Romania, è tuttavia popolato da vari agenti di potenze globali, migranti disperati e avventurieri, mentre è governato de facto dalla compagnia energetica NAG, il cui interesse principale è la trivellazione per la ricerca di gas nell'area protetta.

Robert riceve un trattamento speciale in quel luogo, poiché tutti sembrano essere alla ricerca di Emanuel, che si suppone sia diventato un mascalzone e abbia creato un suo regno improvvisato. Viaggia prima in auto, poi in barca, accompagnato dall'uomo d'azienda Engel (Martin Pechált) e da due ragazzi che conoscono abbastanza bene la zona – Rudolf (Braňo Mosný) e Aleš, detto Lobo (Dalibor Buš) – ma man mano che il viaggio procede e che si avvicinano all'oscurità di Emanuel, si avvicinano anche alla loro stessa oscurità interiore, con spaccature che appaiono all'interno della banda e cambiamenti di potere che si verificano man mano che ogni persona rivela il proprio vero volto.

L'idea di utilizzare un'opera letteraria così classica come punto di partenza per commentare lo stato del mondo di oggi – con il capitalismo che dilaga, i governi che non aspettano altro che un pretesto per un conflitto, i rifugiati e i migranti bloccati tra l'incudine e il martello, e così via – è certamente ambiziosa e potrebbe anche avere un senso. Il problema, tuttavia, sta nell'esecuzione, che non è sempre delle più abili, anche se la recitazione è solida, con Majer che si distingue per il ruolo di uomo raffinato che incontra l'oscurità, forse per la sua prima volta. Intanto, la fotografia naturalistica di Oleg Mutu, dai colori torbidi, è abbastanza appropriata. Il nocciolo del problema risiede nella sceneggiatura e nella regia di Jařab, che si affidano entrambe troppo a grandi linee e a trucchi prevedibili, come l'ampio uso di una voce fuori campo pseudo-filosofica, alcune sequenze oniriche da incubo e il loop orrorifico della colonna sonora di Jakub Kudláč. Alla fine, Snake Gas sembra più un euro-thriller a basso budget e di stampo televisivo che si rifà ad Apocalypse Now, piuttosto che una vera e propria lettura contemporanea di Cuore di tenebra, anche se si lascia guardare.

Snake Gas è una coproduzione ceco-slovacco-rumena tra Cineart TV Prague, Arina Film Production e The East Media Production, in coproduzione con Czech Television e HomeMedia Production.

(Tradotto dall'inglese)

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Privacy Policy