FILM / RECENSIONI Francia / Belgio
Recensione: Veuillez nous excuser pour la gêne occasionnée
- Il regista belga Olivier Van Hoofstadt torna con una commedia ferroviaria, popolare ed efficace, guidata dall'energia di Artus

Dopo essersi già cimentato in una commedia su poliziotti e malviventi con Lucky [+leggi anche:
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scheda film], Olivier Van Hoofstadt torna nelle sale francesi (con UGC) e belghe (con Vertigo Film Distribution) mercoledì 9 agosto con Veuillez nous excuser pour la gêne occasionnée [+leggi anche:
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scheda film], una commedia concettuale incentrata sulla giornata infernale di un capotreno che pensava di partire per un viaggio abbastanza tranquillo. Ma non aveva messo in conto la farandola di sfortunati che si sarebbero messi sul suo cammino.
Sébastien langue ad Anversa, in impaziente attesa del suo trasferimento a Marsiglia, dove spera di mettere su una bella famigliola al sole con la sua dolce metà. Prima di dirigersi verso Sud, ha ancora un ultimo viaggio da fare, durante il quale sarà sottoposto a un'ispezione. Niente di preoccupante per il nostro impiegato del mese, finché non viene a sapere che l'ispezione è stata affidata a Madeleine. LA Madeleine, all'altezza della sua fama di donna spettacolarmente instabile, dolcemente ninfomane, decisamente ingestibile. Il percorso in treno si rivelerà più accidentato del previsto, soprattutto perché hanno affibbiato a Sébastien il figlio buono a nulla del capo dell'SCNF (o quasi), per uno stage di osservazione. Da una carrozza all'altra, le cose si fanno sempre più difficili...
Partendo da un'impostazione solida e promettente, Olivier Van Hoofstadt realizza una commedia popolare spesso efficace, sostenuta dall'energia di Artus e dalla fantasia dei vari "avversari" che incontra lungo il percorso. Ogni carrozza dispiega il proprio universo, promettendo gag ed equivoci: la carrozza familiare (nono girone dell'inferno ben noto ai viaggiatori), la carrozza ristorante occupata da una squadra di giocatori di rugby inglesi decisi a provare tutte le specialità alcoliche del bar, e i "giovani problematici" in gita culturale. L'unità di tempo e di luogo ci permette di concentrarci sugli incontri, le battute e le gag, e fa sì che il tutto si muova a un ritmo costante (1 ora e 30 minuti di orologio), senza diluire (troppo) la trama. Guidati da un macchinista soprannominato Maverick che vive la sua missione come un sacerdozio – o come un pilota di F16 – lo scatenato gruppo, un po' a sorpresa, deve affrontare un allarme bomba che trasforma il loro tranquillo viaggio in una corsa contro il tempo.
Sebbene questo film ferroviario soffra talvolta di una certa ingenuità nella caratterizzazione dei personaggi, e di un ricorso un po' eccessivo alla caricatura, e anche se non tutte le interpretazioni sono all'altezza, alcune spiccano comunque da tutto il resto, rivelando un ottimo potenziale comico. Gli attori secondari includono Bérangère Mc Neese nel ruolo della fidanzata irresistibilmente imbranata, Lyes Salem nel ruolo dell'amministratore delegato di una grande azienda statale preoccupato per l'adolescenza problematica del figlio, e Lison Daniel nel ruolo della "sofrologa attivista" deliziosamente disinibita. È un'opera di intrattenimento dal ritmo veloce, con alcune belle scoperte di casting, e consolida la fama di Artus, il nuovo re della commedia francese (senza virgolette, senza maiuscole).
Veuillez nous excuser pour la gêne occasionnée è prodotto da Vendôme Films (Francia), Beside Productions (Belgio) e TF1 Films Production (Francia). Le vendite internazionali sono curate da Newen Connect.
(Tradotto dal francese)
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