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TRIESTE 2024

Il 35mo Trieste Film Festival apre con Radu Jude e chiude con Jonathan Glazer

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- Do Not Expect Too Much from the End of the World e La zona d'interesse tra le offerte del ricco programma del festival dedicato all’Europa centro-orientale, dal 19 al 27 gennaio

Il 35mo Trieste Film Festival apre con Radu Jude e chiude con Jonathan Glazer
Do Not Expect Too Much from the End of the World di Radu Jude

In programma dal 19 al 27 gennaio, la 35ma edizione del Trieste Film Festival si aprirà con Do Not Expect Too Much from the End of the World [+leggi anche:
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intervista: Radu Jude
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del rumeno Radu Jude, il film che ha confermato il talento dell’originalissimo filmmaker, Premio speciale della giuria all’ultimo Locarno. L’appuntamento italiano dedicato al cinema dell’Europa centro-orientale diretto da Nicoletta Romeo proseguirà con il secondo film di apertura, Green Border [+leggi anche:
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, di una maestra del cinema europeo, la polacca Agnieszka Holland, Premio Speciale della Giuria a Venezia.   Grand Prix e premio Fipresci all’ultimo Festival di Cannes il film di chiusura del festival, La zona d'interesse [+leggi anche:
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di Jonathan Glazer.

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Il concorso lungometraggi propone quest’anno 7 titoli. Torna la georgiana Elene Naveriani con Blackbird Blackbird Blackberry [+leggi anche:
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intervista: Elene Naveriani
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, e torna dopo una lunga assenza anche il serbo Vladimir Perišić con Lost Country [+leggi anche:
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intervista: Vladimir Perišić
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. Il croato Andrej Korovljev presenta la sua opera prima di finzione, Hotel Pula [+leggi anche:
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, sulla convivenza tra croati e rifugiati bosniaci nei primi anni ’90 a Pola; la regista ungherese di origine rumena Katalin Moldovai partecipa con Without Air [+leggi anche:
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intervista: Katalin Moldovai
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mentre Tudor Giurgiu è al festival con Libertate [+leggi anche:
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intervista: Tudor Giurgiu e Cecilia St…
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, sulle rivolte civili a Sibiu dopo la morte di Ceausescu. Janez Burger, pioniere del nuovo cinema sloveno, è in concorso con un thriller sociale dai risvolti paranormali, Observing [+leggi anche:
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intervista: Janez Burger
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. Chiude Stepne [+leggi anche:
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, film d’esordio dell’ucraina Maryna Vroda.

Cinque i lungometraggi fuori concorso, a cominciare dal nuovo film Cristi Puiu, MMXX [+leggi anche:
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intervista: Cristi Puiu
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, seguito da Phantom Youth [+leggi anche:
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di Luàna Bajrami, Excursion [+leggi anche:
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intervista: Una Gunjak
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di Una Gunjak, Menzione speciale nella sezione Cineasti del Presente a Locarno, il vincitore della sezione Orizzonti di Venezia, Explanation for Everything [+leggi anche:
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intervista: Gábor Reisz
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di Gábor Reisz, e Blaga’s Lessons [+leggi anche:
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intervista: Stephan Komandarev
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di Stefan Komandarev, Globo di Cristallo a Karlovy Vary.

Oltre ai film di apertura e a chiusura, ci saranno due Eventi Speciali: Beautiful Beings [+leggi anche:
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intervista: Guðmundur Arnar Guðmundsson
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di Guðmundur Arnar Guðmundsson e The Red Coloured Grey Truck, film del 2004 di Srđan Koljević.

Fuori dagli Sche(r)mi, sezione alla scoperta di soluzioni stilistiche o narrative innovative, propone il film di debutto Cherry Juice della bosniaca Mersiha Husagic, il road movie Arthur & Diana [+leggi anche:
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intervista: Sara Summa
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, opera seconda di produzione tedesca dell’italo-francese Sara Summa, il mediometraggio Cactusman dell’ungherese Olivér Rudolf e il corto della direttrice della fotografia e videoartista friulana Debora Vrizzi, Maris B653.

Dieci titoli nel Concorso documentari, per lo più diretti da giovani e talentuose registe, tra cui la recente vincitrice dell’IDFA di Amsterdam, l’armena Shoghakat Vardanyan con il suo 1489 [+leggi anche:
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intervista: Shoghakat Vardanyan
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. Da segnalare tra i documentari Fuori concorso i titoli di registi del Friuli Venezia Giulia, tra cui Al di là dei lupi di Ennio Guerrato, 50 anni di CLU di Erika Rossi, Il Cinema Volta di Martin Turk. Da notare nel programma di Trieste anche Smoke Sauna Sisterhood [+leggi anche:
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intervista: Anna Hints
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dell’estone Anna Hints, reduce dal trionfo ai Premi EFA, al Sundance e alle Black Nights di Tallinn.

Il programma del Premio Corso Salani propone 5 titoli italiani non ancora distribuiti in Italia; da Anna [+leggi anche:
intervista: Marco Amenta
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di Marco Amenta (lo scorso anno nella nostra sezione work in progress This is IT), Lala [+leggi anche:
intervista: Ludovica Fales
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 di Ludovica Fales, La solitudine è questa di Andrea Adriatico, Tempo d’attesa di Claudia Brignone, miglior doc italiano al Festival di Torino, e L’albume d’oro di Samira Guadagnuolo e Tiziano Doria. Il Concorso cortometraggi propone invece 16 opere suddivise in tre programmi.

Da ricordare infine l’appuntamento con Wild Roses, focus sulle cineaste di un Paese dell’Europa centro orientale, quest’anno dedicato alle autrici del cinema tedesco, che Cineuropa ha anticipato a dicembre (leggi l’articolo).

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