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VENEZIA 2023 Concorso

Recensione: Finalmente l'alba

di 

- VENEZIA 2023: Saverio Costanzo ci regala una variazione cinematografica personale e intelligente su alcuni temi tratti dai film di Federico Fellini

Recensione: Finalmente l'alba
Joe Keery, Rebecca Antonaci e Willem Dafoe in Finalmente l'alba

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, in concorso alla Mostra di Venezia, il regista e sceneggiatore Saverio Costanzo ci porta agli albori del boom finanziario italiano del dopoguerra, rivisitato anche in un altro film in concorso quest’anno, Ferrari [+leggi anche:
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di Michael Mann, sulla vivace industria automobilistica italiana della fine degli anni Cinquanta. Un periodo che è stato una vera e propria Fenice risorta dalle ceneri della Seconda Guerra Mondiale, e che è leggendario in tutto il mondo per le sue meraviglie culturali ed economiche, oltre che per quello stile di vita edonistico definito la dolce vita.

Finalmente l'alba si tuffa a capofitto proprio nella dolce vita romana, con un inizio ambientato a Cinecittà, che ricorda molto l'apertura dell'episodio di Federico Fellini di Boccaccio ’70, dove si sta girando un peplum di produzione americana (decisamente terribile, a quanto pare) in mezzo a un gran trambusto. Le comparse in costume si agitano tra i membri stressati della troupe, una fila di belle donne si prepara per i provini, disposte a convincere i direttori del casting a tutti i costi. Una di loro, la vivace Iris (Sofia Panizzi), è stata notata in un cinema la sera prima e incoraggiata a presentarsi; al seguito ci sono la severa madre (Carmen Pomella) e la sorella minore Mimosa (Rebecca Antonaci), timida ma profondamente innamorata del cinema.

In poco tempo, tutte e tre si perdono di vista nel caos. La timida Mimosa, per un caso fortuito, viene scelta dalla protagonista femminile del film, l'affascinante star di Hollywood Josephine Esperanto (Lily James), per farle da ancella nel film, nel quale cui recita un altro attore statunitense, Sean Lockwood (Joe Keery), una delle star di cui è fan Mimosa. Le sorprese non finiscono qui: la sera stessa, Mimosa viene invitata da Josephine e Sean a salire su un'auto e a partire per una vera e propria avventura stile dolce vita che, all'alba, la renderà decisamente meno timida e, forse, anche un po' meno fan sfegatata. L'universo felliniano rimane onnipresente, con forti echi de Lo sceicco bianco e certamente de La Dolce Vita. Si fa riferimento anche all'autentico e irrisolto omicidio del 1953 dell'aspirante comparsa cinematografica Wilma Montesi, un caso direttamente collegato ai festini sfrenati dell'alta società romana, che, a sua volta, ispirò molto Fellini all'epoca.

Detto questo, Finalmente l'alba non è una copia di Fellini (e tanto meno di Sorrentino). Più precisamente, il film potrebbe essere sottotitolato "Una personale variazione cinematografica su temi scelti dai film di Federico Fellini". Ed è un'idea intelligente. Come ha dimostrato in modo ammirevole nella miniserie La mia amica geniale [+leggi anche:
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, Costanzo ha un'ottima capacità di cogliere l'aspetto esteriore, l'atmosfera e quasi l'odore di questi anni passati. In un cast di ottimi attori, tra cui Willem Dafoe e Alba Rohrwacher (niente di meno che nel ruolo di Alida Valli), l'esordiente Rebecca Antonaci è più che all'altezza. Un premio o due potrebbero arrivare nei prossimi giorni - quello che viene assegnato ai giovani attori che ha parola "Mastroianni" nel nome sembra particolarmente appropriato, no?

Finalmente l'alba è prodotto da Wildside, Fremantle e RAI Cinema. Le vendite internazionali sono affidate a FilmNation Entertainment.

(Tradotto dall'inglese)


Photogallery 01/09/2023: Venezia 2023 - Finalmente l'alba

32 immagini disponibili. Scorri verso sinistra o destra per vederle tutte.

Saverio Costanzo, Rebecca Antonaci, Anna Ribeiro, Michele Bravi, Alba Rohrwacher
© 2023 Fabrizio de Gennaro for Cineuropa - fadege.it, @fadege.it

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