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VENEZIA 2023 Concorso

Recensione: Holly

di 

- VENEZIA 2023: La regista belga Fien Troch offre una fuga fantastica nelle misteriose terre della fede e della pressione sociale

Recensione: Holly
Cathalina Geeraerts in Holly

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Una mattina Holly si alza e non vuole andare a scuola, così chiama la segreteria per avvisare. Va detto che la ragazza è ai margini della società, è tra quelli che vengono molestati per sport. Un buon motivo per restare a casa, ma non è questo, non oggi. Ha una premonizione. E ha ragione. Avanti veloce: qualche mese dopo la comunità è in lutto. In lutto per le 10 vittime dell'incendio scoppiato quel giorno. All'inizio le premonizioni di Holly la fanno sospettare. Un giorno, però, uno dei suoi insegnanti la invita a partecipare a un gruppo di sostegno per le famiglie delle vittime. Tra le famiglie e Holly si sviluppa un legame misterioso. E Holly si ritrova investita di uno strano potere da coloro che pensavano di aver perso la fede.

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Con lo svolgersi della vicenda, Holly dipana una strana tragedia attorno a un'eroina santificata suo malgrado. Sopraffatta dal peso che grava sulle sue spalle, ma anche inebriata dal sentirsi finalmente utile e apprezzata, Holly, con il suo nome predestinato, vede il suo dono trasformarsi in una maledizione. Attraverso il destino caotico della sua eroina, Fien Troch si interroga sul nostro rapporto con gli altri e con la fede: cosa ci fa credere, cosa ci fa dubitare? In che modo gli occhi degli altri ci condizionano e ci plasmano? In un mondo alla ricerca di idoli, Holly e il suo sorriso da Gioconda si trasformano in una Madonna moderna, grazie non a Dio, ma a una donna che parte per una crociata perché ha più che mai bisogno di credere.  Cosa rende Holly una santa? È la sua premonizione o la fede cieca riposta in lei? La sincerità di Holly è messa in discussione dalla narrazione, ma la nostra risposta, il nostro rapporto con il miracolo, conta sicuramente più delle risposte che il film non riesce a dare.

Per affrontare questa domanda senza tempo, la regista fa appello a due figure tipiche della cultura popolare: il santo, già citato, e la strega. Attraversando il confine che la porta all'età adulta, l'adolescente entra anche in contatto con l'occulto. La sua femminilità in divenire è tanto una benedizione quanto una minaccia. È anche la vittima espiatoria dei peccati del mondo.

Nell'immagine e nel suono, Fien Troch si rifà al cinema di genere. Holly è teso come un film horror. L'inizio del film, in un parco ai margini del bosco al crepuscolo, ci invita a entrare in uno strano territorio di finzione. La musica di Johnny Jewel ci porta nel regno delle eroine possedute, come Carrie o L'esorcista, mentre il contesto è più realistico. Holly è magnificamente interpretata dalla giovane Cathalina Geeraerts, alla sua prima interpretazione. Accanto a lei c'è Bart, un personaggio chiave che tuttavia rimane nell'ombra di Holly, fino al maestoso finale che lo rivela. È interpretato da un altro esordiente, Felix Hermans, e l'incredibile direzione degli attori di Fien Troch, già eccezionale in Home e Kid [+leggi anche:
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. merita una menzione particolare.

Il film è prodotto da Mirage (Belgio) e Prime Time (Belgio), in coproduzione con Les Films du Fleuve (Belgio), Tarantula (Lussemburgo), Topkapi Films (Paesi Bassi), Tabiki Film (Paesi Bassi), et Agat Films (Francia). Le vendite internazionali sono curate da MK2.

(Tradotto dal francese)


Photogallery 07/09/2023: Venezia 2023 - Holly

15 immagini disponibili. Scorri verso sinistra o destra per vederle tutte.

Fien Troch, Greet Verstraete, Cathalina Geeraerts, Felix Heremans, Juliette Schrameck, Elisa Heene, Antonino Lombardo, Donato Rotunno
© 2023 Fabrizio de Gennaro for Cineuropa - fadege.it, @fadege.it

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