Recensione: La società della neve
- VENEZIA 2023: J. A. Bayona apporta poche novità alla ricostruzione del brutale incidente aereo avvenuto sulle Ande nel 1973 e che abbiamo già visto in altri film precedenti come Alive - Sopravvissuti
Scelto per chiudere l'80ma Mostra di Venezia, La società della neve [+leggi anche:
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intervista: J.A. Bayona
scheda film] è il quinto lungometraggio di Juan Antonio Bayona (dopo le incursioni americane con Jurassic World: Fallen Kingdom [+leggi anche:
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scheda film] e la regia della serie Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere), in cui ricrea la storia vera della tragedia subita dagli occupanti di un aereo nel 1972.
Il film, che è stato sostenuto produttivamente da Netflix, racconta come il volo dell'aeronautica militare uruguaiana, noleggiato da Montevideo per trasportare una squadra di rugby in Cile, si sia schiantato nel cuore della Cordigliera delle Ande. Solo 29 dei 45 passeggeri sopravvissero all'incidente: intrappolati in uno degli ambienti più ostili e inaccessibili del pianeta, dovettero ricorrere a misure estreme per rimanere in vita.
Abbiamo già visto questa stessa storia in film precedenti (il più famoso è Alive - Sopravvissuti di Frank Marshall del 1993, ma ce ne sono altri - leggi qui), quindi perché raccontarla di nuovo? Certamente si tratta di un dramma brutale che ha portato gli esseri umani a limiti insospettabili di sopravvivenza - e di cameratismo - e J.A. Bayona vi aggiunge una trascendenza ulteriore, ma la mossa sa di alibi commerciale con l'obiettivo di entrare in contatto con il pubblico giovane e contribuisce poco a livello artistico, anche se l'esecuzione tecnica e visiva è impeccabile, soprattutto nelle scene della collisione e della valanga.
Durante le oltre due ore di durata, che sono eccessive, lo spettatore più esperto ricorderà i precedenti film realizzati su questo evento che ha sconvolto il mondo e cercherà di decifrare ciò che rende questo film diverso dai precedenti. Scoprirà che ha punti in comune sia con The Orphanage [+leggi anche:
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scheda film], opera prima del regista catalano, sia con The Impossible [+leggi anche:
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intervista: Juan Antonio Bayona
scheda film], sullo tsunami che devastò la Thailandia nel 2004, un'altra tragedia reale che Bayona ha trasferito sullo schermo.
Entrambi i film citati sono stati un successo al botteghino in Spagna (ma non nel resto del mondo) e con La società della neve, girato in spagnolo (la vera lingua dei protagonisti della disgrazia/disavventura), sia Netflix che Bayona otterranno un clamoroso ritorno commerciale. Questo film potrebbe persino affascinare il pubblico e l'Academy americana (se finirà per essere scelto come rappresentante spagnolo), poiché ha ancora le perfette caratteristiche di un film catastrofico - rivestito di spiritualità - che piace tanto sia a Bayona che alla stessa Hollywood.
La società della neve è una produzione di Netflix, Misión de Audaces Films ed El Arriero Films, e la sua sceneggiatura è scritta dal regista con Bernat Vilaplana, Jaime Marques e Nicolás Casariego, sulla base dell'omonimo romanzo di Pablo Vierci. Il film uscirà nelle sale spagnole negli ultimi mesi del 2023 e sarà poi disponibile in tutto il mondo su Netflix.
(Tradotto dallo spagnolo)
Photogallery 09/09/2023: Venezia 2023 - La società della neve
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