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TORONTO 2023 Discovery

Recensione: Achilles

di 

- Il primo lungometraggio di Farhad Delaram è un racconto evocativo, che fonde una rappresentazione realistica dell'oppressione con un viaggio introspettivo di resistenza

Recensione: Achilles
Mirsaeed Molavian in Achilles

I film più recenti provenienti dall'Iran affrontano schiettamente le dinamiche socio-politiche del Paese, anche a fronte delle restrizioni imposte dal governo ai registi. Dopo che il notevole Critical Zone [+leggi anche:
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. Scegliendo una prospettiva civile, Delaram cattura comunque in modo assolutamente vivido il peso del regime oppressivo del Paese. Il lavoro di Delaram, originario di Teheran, comprende diversi cortometraggi, in particolare Tattoo (2019), vincitore dell'Orso di Cristallo di Berlino, e culmina con il questo primo lungometraggio, proiettato nella sezione Discovery di Toronto.

Farid (Mirsaeed Molavian), detto Achilles, fa i turni di notte come assistente ortopedico in un ospedale di Teheran. Una sera viene chiamato nel reparto psichiatrico per assistere una paziente che si è ferita al polso colpendo le pareti. La collega che avverte Achilles gli confida la tragica fine del figlio causata dal sistema statale vigente, spingendo Achilles a esprimere il proprio malcontento. Delaram racconta gradualmente la storia di Achilles: un tempo regista, ha abbandonato tutta la sua vita precedente per lavorare in ospedale, dormendo in auto. L'incontro inaspettato con una paziente psichiatrica, Hedieh (Behdokht Valian), lo scuote dalla sua apatia.

Il protagonista cerca di rendere più piacevole la permanenza in ospedale di Hedieh con gesti gentili,  fino a quando non scopre che è una prigioniera politica, sedata e confinata nel reparto. Quella che inizia come una breve fuga si trasforma in un rocambolesco viaggio da Teheran al lago Urmia e poi al Mar Caspio, nel tentativo di salvare Hedieh. Attingendo alla propria esperienza di isolamento, Delaram presenta un ritratto diretto dell'implacabile inseguimento da parte delle autorità statali, infondendo la narrazione di tensione e suspense mentre i due cercano di sfuggire alla cattura.

Durante il loro viaggio, Delaram sottolinea in modo sottile le ripercussioni dell'oppressione esercitata dallo Stato, contrapponendole all'incrollabile solidarietà dei cittadini. Il regista ben distingue tra il regime e il suo popolo, mostrando le sfide che devono affrontare gli iraniani ed esplorando i temi del sacrificio, della resilienza e del persistente spirito umano. Piuttosto che muovere una critica palese al regime, lo sceneggiatore e regista analizza le conseguenze dell'oppressione sulla popolazione, catturando una narrazione impregnata di perdita, resilienza e continua ricerca della libertà.

Facendo eco all'antologia There Is No Evil [+leggi anche:
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di Mohammad Rasoulof, vincitrice dell'Orso d'Oro, Delaram analizza il profondo impatto del regime sui cittadini e sulle loro famiglie attraverso la lente del dramma umanistico. Il viaggio che Achilles intraprende verso il confine turco, con l'obiettivo di salvare Hedieh e possibilmente riavvicinarla alla figlia allontanata dopo il suo ricovero forzato, diventa un momento cruciale di trasformazione per il protagonista, infuso delle esperienze reali del regista.

Come dramma sociale con sfumature politiche ed elementi di thriller, e nonostante l'aspetto di road-movie sui rifugiati, Achilles è in gran parte una narrazione introspettiva condita da sfumature poetiche. Il film analizza gli effetti della corruzione e dell'oppressione sistemica vissuti dalla protagonista emarginata. Mentre Hedieh è confinata da muri fisici e istituzionali, Achilles è chiuso in quelli mentali. I muri, che rappresentano il metodo dello Stato per rendere innocui i dissidenti politici, e le barriere autoimposte create da un sistema prepotente, emergono come sottili metafore della resistenza silenziosa attraverso la solidarietà in questo dramma di Delaram, per il resto decisamente realista.

Achilles è stato prodotto dalle iraniane GalanGedan Film Production e Saeed Shahsavari, dalle tedesche Basis Berlin Filmproduktion e Barrieri Filmproduktion e dalla francese Unité. Visit Films si occupa dei diritti internazionali.

(Tradotto dall'inglese)


Photogallery 24/09/2023: San Sebastian 2023 - Achilles

8 immagini disponibili. Scorri verso sinistra o destra per vederle tutte.

© 2023 Dario Caruso for Cineuropa - @studio.photo.dar, Dario Caruso

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