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SAN SEBASTIAN 2023 Horizontes Latinos

Recensione: Blondi

di 

- Dolores Fonzi sprizza freschezza e talento nella sua divertente opera prima, costruita sulle possibili modalità di famiglia e accompagnata (ovviamente) dalle hit dei Blondie

Recensione: Blondi
Dolores Fonzi e Tito Rovito in Blondi

Dolores Fonzi è un volto popolare nella sua Argentina e non solo: abbiamo visto i suoi occhi luminosi in film come Truman [+leggi anche:
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e, soprattutto, Paulina [+leggi anche:
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, grazie al quale ha vinto, tra i tanti premi, il Platino come miglior attrice. Ora, come regista esordiente, torna al Festival di San Sebastian con Blondi [+leggi anche:
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, di cui è anche protagonista, nell'ambito della sezione Horizontes Latinos.

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Nel film, di cui è pure sceneggiatrice (insieme a Laura Paredes), interpreta la bionda del titolo, una madre ancora giovane, impetuosa, energica e single – non la vedremo mai con un compagno – che condivide momenti con il figlio, un ragazzo (interpretato da Tito Rovito) che disegna magnificamente e che al suo fianco sembra più un amico che un figlio, poiché condividono sigarette e vanno a ballare e ai concerti insieme. Anche una madre/nonna divertente (interpretata dalla grande Rita Cortese), una sorella instabile (Carla Peterson) e un cognato insopportabile (Leonardo Sbaraglia) brillano in questo lungometraggio di soli 88 minuti, ma pieno di grazia, naturalezza e amore per i suoi personaggi.

Sono questi ruoli così vicini e molto umani che fanno di Blondi un film che mette in discussione le strutture familiari tradizionali e che si finisce per amare perché, pur urlandosi, insultandosi e lasciandosi momentaneamente sul ciglio di una strada in mezzo al nulla, i personaggi si amano profondamente. Perché formano una famiglia tanto speciale quanto compatta, in cui le persone si criticano alle spalle – come facciamo tutti – ma quando c’è bisogno di aiuto sono lì, in prima linea, senza esitare.

La solidità di questi autentici legami d'affetto sostiene l'ossatura di questo branco non convenzionale, privo di figure autoritarie – il patriarcato è praticamente assente in questo film – e fa avanzare la trama senza clamori, costruita sulla base di piccoli episodi, come, ad esempio, alcune sequenze da road movie in cui madre e figlio si confessano reciprocamente i propri sentimenti diffidando di possibili reazioni avverse a notizie inaspettate.

Fonzi esordisce quindi con un film pieno di vita, con dialoghi esilaranti (particolarmente sublime quello sul finto aborto) e un cast impegnato che si armonizza meravigliosamente. E per rendere il film una festa, la colonna sonora include grandi canzoni dei Velvet Underground & Nico, alcuni frammenti di concerti di gruppi musicali e l'atteso momento di condivisione dell'ascolto di una hit (non sveliamo quale) dei Blondie, la leggendaria band di Debbie Harry, con la quale, in alcuni momenti del film, la stessa Dolores Fonzi potrebbe essere scambiata.

Blondi è una produzione argentino-ispano-statunitense di La Unión de los Ríos, Setembro Cine e Gran Vía Productions, con la collaborazione di Amazon Studios. Le sue vendite internazionali sono curate da Film Factory.

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(Tradotto dallo spagnolo)

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