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SAN SEBASTIAN 2023 New Directors

Recensione: Mother, Couch!

di 

- Il regista svedese Niclas Larsson debutta nel lungometraggio con un film che, pur non essendo perfetto, offre un trepidante viaggio emotivo e lascia intravedere un autore dal futuro brillante

Recensione: Mother, Couch!
Ewan McGregor, Rhys Ifans e Lara Flynn Boyle in Mother, Couch!

Il titolo del primo film da regista di Niclas Larsson non lascia spazio a dubbi. In Mother, Couch! [+leggi anche:
intervista: Niclas Larsson
scheda film
]
, selezionato in  New Directors del 71mo Festival di San Sebastian, tutto ruota intorno a una madre e a un divano. Tutto, ma soprattutto la vita di David (Ewan McGregor), che un giorno accompagna la madre in un vecchio magazzino di mobili. La donna (interpretata dalla leggendaria Ellen Burstyn) vi trova un divano, a cui toglie la copertura di plastica per sedersi e non alzarsi più.

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David è accompagnato dal fratello Gruffudd (Rhys Ifans), che sembra molto meno perplesso di lui per la situazione. La decisione della donna di non lasciare più il divano è ferma ed è allora che entra in gioco Linda (Lara Flynn Boyle), la terza sorella, che è quella che sembra meno preoccupata, e che insiste per una rapida soluzione chiamando il numero d’emergenza. Noi spettatori siamo confusi quanto il protagonista su ciò che il film ci sta proponendo, e impieghiamo un po' più di tempo del normale prima di interessarci completamente a ciò che sta accadendo. Ma grazie all'uso intelligente della musica, al ritmo incalzante della macchina da presa di Larssen e, soprattutto, all'interpretazione estremamente impegnata di Ewan McGregor, alla fine cediamo e accettiamo di stare al gioco.

Fuori dal negozio di mobili da cui la donna ha deciso di non uscire, la vita continua. Ma la famiglia di David richiede la sua presenza e questo dà luogo a una delle scene più drammatici del film. L'uomo porta la figlia in spiaggia e, impegnato a parlare al telefono per risolvere la sua situazione familiare, perde di vista la bambina. In pochi minuti, Larssen riesce a trasmettere fino a che punto l'angoscia di David lo porti a perdere il controllo, portandolo sull'orlo del collasso. Una volta recuperata la figlia, il protagonista torna dalla madre. Lo spazio del negozio sembra avere una vita propria e si trasforma man mano che apprendiamo i dettagli del rapporto tra David e sua madre, diventando sempre più simile alla casa dei protagonisti.

Attraverso i duelli dialettici tra i due personaggi, in cui McGregor e Burstyn dimostrano il loro enorme talento ed esibiscono una chimica esplosiva, vediamo che il rapporto madre-figlio è tutt'altro che ideale. La donna dice all'unico figlio che sembra interessato a capirla che non ha mai voluto averlo, oltre ad altre dichiarazioni brutali che raramente sono state pronunciate da una madre in un film. Per la crudezza con cui tocca temi spinosi, utilizzando surreale e fantasia, Mother, Couch! è un viaggio degno di nota, nonostante l'occasionale mancanza di ritmo e la superficialità con cui sono tratteggiati i personaggi secondari.

Mother, Couch! è prodotto da Fat City (Stati Uniti) con la danese Snowglobe e la svedese Film i Väst. Charades si occupa delle vendite internazionali.

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(Tradotto dallo spagnolo)


Photogallery 26/09/2023: San Sebastian 2023 - Mother, Couch!

10 immagini disponibili. Scorri verso sinistra o destra per vederle tutte.

© 2023 Dario Caruso for Cineuropa - @studio.photo.dar, Dario Caruso

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