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FILM / RECENSIONI Repubblica Ceca / Slovacchia / Germania

Recensione: Brothers

di 

- Tomáš Mašín combina film d'azione e biopic per riflettere su libertà, sacrificio e resilienza attraverso la storia di una famiglia che si oppone a una doppia tirannia

Recensione: Brothers
Oskar Hes e Jan Nedbal in Brothers

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, l'ultimo film di Tomáš Mašín (Wilson City [+leggi anche:
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, Silent Secrets), nelle sale ceche e slovacche rispettivamente con CinemArt e CinemArt Slovakia dal 26 ottobre, è stato selezionato dalla Czech Film and Television Academy come candidato agli Oscar. Mašín ha dedicato un intero decennio al progetto, che si rifà a eventi reali noti in patria ma piuttosto controversi, incentrati su un gruppo di resistenza anticomunista guidato da Josef e Ctirad Mašín. Il gruppo riuscì a fuggire a Berlino Ovest nel 1953, nonostante la caccia all'uomo e le vittime in tutta la nazione. Scritto da Marek Epstein (Charlatan [+leggi anche:
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, e il film di prossima uscita Franz – di cui si può leggere in questa news), Brothers ritrae una parte del capitolo totalitario della storia ceca (o slovacca) e il coraggio di sfidare il regime oppressivo.

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Nel contesto del cinema ceco contemporaneo, Brothers mescola la narrazione storica - principalmente sull'epoca comunista - e i modelli del biopic d'epoca (Zátopek [+leggi anche:
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, Charlatan e Il Boemo [+leggi anche:
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tra gli altri). Il film fa brevemente riferimento nel prologo all'occupazione nazista della Cecoslovacchi, e su questo sfondo viene introdotto il padre dei fratelli Mašín, il generale Josef Mašín, che faceva parte di un gruppo di resistenza antinazista. Il suo insegnamento e i suoi atti di ribellione forniscono una cornice tematica al film, mentre Epstein e il regista si concentrano prevalentemente sulla sua drammatica fuga da dietro la cortina di ferro, utilizzando la lente del genere, il che differenzia questo film dal modello convenzionale delle biografie nazionali.

Nel dramma che si svolge, i giovani Josef e Ctirad Mašín (Oskar Hes e Jan Nedbal) lottano per ristabilire la normalità sotto il dominio comunista. Il primo sta per terminare il liceo, mentre il secondo è immerso negli studi universitari. La madre Zdena (Tatiana Vilhelm Dyková)  si oppone strenuamente al conformismo comunista, suscitando una rapida reazione  da parte delle autorità. Mašín rischia il diploma e Ctirad l'espulsione dall'università se Zdena si rifiuta di allinearsi. La loro situazione peggiora quando vengono sfrattati da casa e relegati in una decrepita fattoria. Influenzati dalla convinzione del padre che la resistenza armata sia l'unica risposta alla tirannia, i ragazzi iniziano una serie di azioni contro il regime oppressivo. L'escalation di violenza li fa entrare nel mirino del capitano della Sicurezza di Stato Koller (Stefan Konarske), che appare come implacabile persecutore.

Una caccia all'uomo cittadina, inizialmente rivolta a colpevoli non identificati, si trasforma in un vero inseguimento internazionale quando i fratelli, aiutati da tre amici e dallo zio Ctibor Novák (Václav Neužil), orchestrano una fuga verso Berlino Ovest. Mašín dirige questa ricerca della libertà come un action drama, bilanciando sparatorie e scene di sopravvivenza. L’utilizzo del cinema di genere riecheggia l'approccio adottato da Peter Bebjak nel suo film sull'Olocausto The Auschwitz Report [+leggi anche:
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Pur inquadrando il biopic nel contesto di un dramma d'azione, Brothers dipinge un Paese stretto tra sorveglianza, diffidenza e sovversione. Il regista e lo sceneggiatore non si limitano a mettere in luce Josef e Ctirad, ma mettono in campo anche la madre e la sorella Nenda (Karolína Lea Nováková). Il film tratteggia così un ritratto di famiglia in cui ogni membro resiste all'oppressione a modo suo. La narrazione incorpora le donne della famiglia Mašín, figure che tradizionalmente nei drammi d'azione e in quelli storici sarebbero messe in secondo piano. L'analisi dei legami familiari, dell'indomito spirito umano e delle ambiguità morali della guerra e della resistenza arricchiscono il film, spingendo a osservare la libertà personale e collettiva e il costo del sacrificio, il tutto entro i confini di un cinema mainstream.

Brothers è prodotto dalla società ceca FilmBrigade in coproduzione con la tedesca Rohfilm Production, ls slovacca PubRes e la Czech Television, con il sostegno del Czech Film Fund, lo Slovak Audiovisual Fund e Eurimages. The Yellow Affair è incaricata delle vendite internazionali.

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(Tradotto dall'inglese)

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