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SALONICCO 2023

Recensione: Guest Star

di 

- Il regista greco Vasilis Christofilakis ritrae con umorismo un ragazzo insicuro che vive all'ombra dei suoi genitori, attori famosi

Recensione: Guest Star
Vasilis Christofilakis in Guest Star

Nel suo primo lungometraggio, la commedia dark dal titolo accattivante Too Much Info Clouding Over My Head [+leggi anche:
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, Vasilis Christofilakis si concentra sulle esitazioni e le ansie di un regista alle prime armi – da lui stesso interpretato – in cerca di successo nell'industria cinematografica. In Guest Star, proiettato al concorso Meet the Neighbours del Festival di Salonicco, colloca il protagonista nell'ambiente tossico di uno show televisivo dove, come dice uno dei capi, le star sono prodotti e la verità è sempre l'opposto di quello che si dice. Tuttavia, questo tentativo altrimenti rilevante di analizzare la "fabbrica dei sogni" rimane piuttosto superficiale, mentre l'attenzione principale è rivolta alla lotta di un "nepo baby" per trovare finalmente un posto nel mondo e superare il suo disagio sociale.

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Nella scena d'apertura, il paffuto Loukianos emerge da una vasca da bagno come Venere emerge dalla conchiglia, pronto ad affrontare la giornata con un volto triste sullo sfondo di una musica divina. Un inizio così ironico promette lo sviluppo di una trama esilarante su un uomo sensibile contro un mondo brutale, e questa speranza si concretizza, almeno per il primo terzo del film. In cerca di un modo per guadagnarsi da vivere, perché non si è mai dedicato a nulla nella sua vita se non ad essere il figlio di una celebrità, Loukianos accetta un patto con il diavolo: essere addestrato come conduttore televisivo per un talk show a tarda notte, appoggiandosi alla fama dei suoi odiosi genitori. Nel frattempo, deve anche fingere una relazione con un'altra star caduta in disgrazia, la completamente dimenticata Jenna (Elli Tringou), partecipante all'Eurovision Junior '99, per creare un certo clamore mediatico. Già traumatizzato dall'essere il figlio buono a nulla di due attori greci molto amati, che non lo hanno mai ascoltato e a casa non c'erano quasi mai, il povero Loukianos si sente e si comporta come un pesce fuor d'acqua in questo mondo di star, nonostante ci sia cresciuto. Tutto questo dovrebbe essere divertente, ma seguire i prevedibili rovesci di fortuna e gli episodi di autocommiserazione del protagonista è piuttosto noioso. Inoltre, è deludente che, invece di unire le forze con la sua compagna sfigata Jenna nel tentativo di mandare all'aria il sistema, faccia uno sforzo disumano per adattarvisi; quando il sistema alla fine e prevedibilmente li espelle, questo viene percepito come un ulteriore fallimento.

Perché il cinema dovrebbe accogliere un altro personaggio maschile indeciso ed emotivamente instabile, pieno di complessi e bisognoso di continue cure da parte di una bella donna, è un'altra domanda a cui questo film non risponde, ovviamente. L'ostinato interesse di Jenna per Loukianos sarebbe stato giustificato se lui avesse almeno un mondo interiore profondo da scoprire o magari se avesse dimostrato un approccio ironico alla vita, ma né i dialoghi né la mancanza complessiva di sviluppo del personaggio lo suggeriscono. Il protagonista finisce per rimanere un vigliacco come all'inizio della storia, il che non può certo essere attraente per il suo oggetto del desiderio né per gli spettatori di questo film.

Guest Star è prodotto dalla greca Atmosphere People in coproduzione con l’Hellenic Broadcasting Corporation – ERT e il Greek Film Center.

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(Tradotto dall'inglese)

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