Cultura e spettacolo, temi sociali e sguardo al futuro per il 41mo Torino Film Festival
- La nuova edizione si terrà dal 24 novembre al 2 dicembre, con il concorso opere prime e seconde, documentari italiani e internazionali, retrospettive e una masterclass con Oliver Stone

Un festival che vuole mettere insieme tante cose, che guarda al futuro con un occhio al passato, che vuole essere al tempo stesso cultura e spettacolo, con un’attenzione particolare al sociale e con ospiti che “hanno da dire, raccontare e dare qualcosa”. È il 41mo Torino Film Festival (dal 24 novembre al 2 dicembre 2023), ossia “il minestrone” – così lo definisce il suo giocoso direttore Steve Della Casa, che cita Sergio Citti – che quest’anno schiera 181 film in Selezione ufficiale, di cui 128 lungometraggi, 59 anteprime mondiali e 10 anteprime internazionali.
Provengono da tutto il mondo (compresi Argentina, Corea del Sud, Arabia Saudita, Canada) i 12 titoli del Concorso lungometraggi. Dal Vecchio Continente arrivano lo svedese Kalak [+leggi anche:
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Due sono i concorsi riservati ai documentari: il primo, composto da 8 titoli internazionali, propone fra gli altri Notre corps [+leggi anche:
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scheda film] di László Csáki, storia vera di tre ragazzi ungheresi che, alla fine del comunismo, si recano a ovest con biglietti contraffatti e creano un redditizio (e capitalistico) modello di lavoro, e il bosniaco Silence of Reason [+leggi anche:
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scheda film] di Kumjana Novakova. Nel Concorso documentari italiani, ampliato quest’anno a 10 titoli, si segnalano invece Annuloje Liglin di Fabrizio Bellomo, film sul lascito di Enver Hoxha in Albania, e Oltre la valle di Virginia Bellizzi, che coglie le tensioni che uniscono migranti e operatori sociali al confine tra Italia e Francia.
La ricca sezione Fuori concorso si propone di soddisfare tutti i pubblici possibili, dal cinefilo esigente al grande pubblico. Tra i titoli in programma, Un anno difficile [+leggi anche:
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scheda film] di Radu Jude, Folle d’amore - Alda Merini di Roberto Faenza, in cui il regista racconta l’amata poetessa insieme a Laura Morante, Omaggio a Mimmo Jodice di Mario Martone, sul grande fotografo napoletano, e poi ancora, Afire [+leggi anche:
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scheda film] di Quentin Dupieux, e sei opere prime italiane, tra cui Girasoli [+leggi anche:
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scheda film] di Catrinel Marlon (madrina del festival di quest’anno), con Monica Guerritore. Inoltre, tornano a Torino Alexander Payne con The Holdovers, Takeshi Kitano con Kubi, Barbet Schroeder con Ricardo et la peinture [+leggi anche:
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scheda film].
Completano il programma una selezione di 6 titoli del TorinoFilmLab, i cortometraggi di Spazio Italia, un focus sull’Argentina, la sezione Crazies con 8 titoli di genere horror e fantastico, Nuovimondi con una selezione di opere che allargano le prospettive del cinema contemporaneo, Back To Life con opere restaurate, e poi un omaggio a John Wayne, una retrospettiva dedicata a Sergio Citti, e le masterclass con protagonisti, fra gli altri, Pupi Avati, Fabrizio Gifuni, Christian Petzold, Kyle Eastwood (autore delle colonne sonore di importanti film del padre Clint) e, dulcis in fundo, Oliver Stone.
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